Interdonato, Caia e Ansaldo Patti: «Si acuisce il vuoto programmatorio delle Istituzioni Locali»
Un nuovo appello giunge dai tre comitati, quello dei Pendolari dello Stretto, Dimensione Trasporti e la Lega delle Autonomie Locali, che da sempre si occupano delle problematiche relative all’attraversamento dello Stretto di Messina. Stavolta i presidenti delle tre associazioni, Pietro Interdonato, Mimmo Caia e Rosario Ansaldo Patti, scrivono alla deputazione nazionale messinese e reggina.
«La problematica che pervade la sconnessa mobilità dell’Area dello Stretto – si legge – nello scempio sociale di riferimento, si paventa più contagiosa poiché coincide ed ad essa si combina l’erosione delle già scarse e residue radici attive del comune lavoro propulsivo. In effetti, con l’azione di ibrido ripiego dell’intervento diretto del Governo Nazionale, deciso in questi giorni, per quel che riguarda l’ammodernamento delle Infrastrutture portuali ed il recupero spedito della funzionalità dei servizi nei collegamenti tra le due sponde, si acuisce il vuoto programmatorio delle Istituzioni Locali, dalle quali più si allontana la bussola dell’organico coordinamento delle funzioni e dell’approccio fertile che riordini e sviluppi le attività collegate alla complessa e feconda materia della mobilità dell’Area dello Stretto».
«Il ripetersi insistente degli appelli presentati dai sottoscrittori – prosegue la nota – non trova riscontro concreto nel coinvolgimento attento dei singoli responsabili delle Istituzioni Locali che, al di là delle formali esternazioni, non si discostano e si attardano nei meandri dell’effimero, abituale ed infruttuoso, scaricabarile».
Alla lettera i comitati allegano «l’adesione da parte delle comunità interessate alla bozza di interpellanza Parlamentare e dell’ulteriore richiesta di convocazione inoltrata ai Responsabili delle Istituzioni Territoriali e fino ad oggi priva di valido riscontro. Detta documentazione può assumersi come traccia per un responsabile e positivo confronto che condensi il preludio incisivo di un sostanzioso percorso di rivisitazione e rivitalizzazione progettuale della mobilità, a cui si agganci la priorità fondamentale degli obiettivi di una ottima condizione di mobilità nello Stretto».