Petrucci (PdCI): -Non più rinviabile l’unità dei Comunisti-

Petrucci (PdCI): -Non più rinviabile l’unità dei Comunisti-

Petrucci (PdCI): -Non più rinviabile l’unità dei Comunisti-

martedì 03 Marzo 2009 - 13:07

Il segretario regionale dei Comunisti Italiani, commentando il congresso nazionale dell'Mpa e la svolta autonomista del Pd, auspica un’intesa tra comunisti e chi si ritrova sulle posizioni di sinistra-sinistra

”Ripartiamo dai Comunisti per costruire una sinistra rinnovata che possa trovare il consenso e la fiducia delle Siciliane e dei Siciliani.” E’ l’opinione di Salvatore Petrucci, segretario regionale del Partito dei Comunisti Italiani, che scalda ulteriormente i ‘lavori in corso’ a Sinistra. E commentando il congresso nazionale dell’Mpa appena trascorso e la ‘svolta autonomistica del Pd afferma: “Raffaele Lombardo cerca alleati, da Bossi a Storace, per superare lo sbarramento del 4% voluto per le elezioni europee dai suoi alleati e dalla torva cecità del Partito Democratico: partito, questo, che nell’Isola rivendica una sua specificità proponendo di chiamarsi ‘Partito Democratico Siciliano’. Naturale conseguenza dell’era federalista? Non ci scommetterei. Da anni l’attuale capogruppo all’ARS del Pd, Antonello Cracolici, auspica avvicinamenti e accordi col presidente Lombardo, fedele alleato di Berlusconi e di Bossi, strategia benedetta oggi anche da D’Alema, la sola che può riportare il Pd nell’area del potere”.

-Una volta” – prosegue Petrucci – “si sarebbe gridato al consociativismo; oggi si plaude a tali geometrie in nome del (loro) federalismo. Tutto ciò, alla faccia della tanto declamata semplificazione del bipolariso e del bipartitismo. Dalla semplificazione, alla grande ammucchiata, direi pudicamente senza citare Dante Alighieri. A goderne, però, non saranno i Siciliani-.

Secondo il segretario del Pdci siciliano (a livello nazionale guidato – lo ricordiamo – da Oliviero Diliberto), inoltre, -gli scenari siciliani che ci stanno davanti sono allarmanti. Le forze politiche e sociali della sinistra hanno il dovere di ricompattare una vera opposizione al degrado e alla barbarie correnti. Non è ormai più rinviabile, intanto, l’unità d’azione dei Comunisti. Noi e i compagni di Rifondazione dobbiamo operare da subito insieme. Ripartiamo dai Comunisti per costruire una sinistra rinnovata che possa trovare il consenso e la fiducia delle Siciliane e dei Siciliani che non vogliono arrendersi al malgoverno e allo strapotere del centrodestra, al falso autonomismo di Lombardo, al nulla inciuciatorio del Pd-.

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