Piano regolatore, pronta la variante per l’area Molini Gazzi: stop alle speculazioni, ma la Soprintendenza…

Piano regolatore, pronta la variante per l’area Molini Gazzi: stop alle speculazioni, ma la Soprintendenza…

Piano regolatore, pronta la variante per l’area Molini Gazzi: stop alle speculazioni, ma la Soprintendenza…

sabato 04 Aprile 2009 - 09:32

La delibera, a firma dell’assessore Corvaja, ristabilisce la destinazione d’uso industriale, ma secondo il Soprintendente dovrebbe rimanere edificabile. All’origine l'ennesimo errore materiale: l’area era considerata all’interno del Piano Borzì ma in realtà si trova all'esterno

«Se la delibera dovesse passare in consiglio comunale, ogni eventuale tentativo di speculazione verrebbe stoppato». Così, con poche parole, l’assessore all’Urbanistica Pippo Corvaja spiega quali saranno le conseguenze dell’ultima variante al Piano regolatore da lui presentata all’attenzione del consiglio. La variante in questione è quella che più di altre, negli ultimi tempi, si è prestata a insinuazioni su possibili speculazioni edilizie, intrecciate con due delle emergenze occupazionali più sentite, le vertenze Birra Messina e Molini Gazzi. Parliamo della zona “ricadente a sud del rilevato ferroviario tra la via La Farina e la via Consolare Valeria”: tradotto, l’area che comprende diversi edifici residenziali, lo stadio Celeste, il carcere, una casa di cura, l’Autoparco, l’Atm e, appunto, gli stabilimenti della Triscele, ex Birra Messina, e della Molini Gazzi.

Per un errore materiale, l’ennesimo di cui siamo costretti a parlare in questi giorni, la zona era considerata B1, ovvero “area edificata all’interno della zona Borzì”. Peccato che la porzione di territorio di cui parliamo ricada all’esterno del perimetro del Piano Borzì. Dello sbaglio ci si accorge solo alla fine dell’estate scorsa e il 25 settembre l’assessore Corvaja chiede di correre ai ripari, invitando il dirigente dell’area coordinamento Urbanistica, Manlio Minutoli, a «formulare con cortese sollecitudine una o più proposte di variante all’attuale destinazione urbanistica dell’area in esame».

Gli uffici si mettono al lavoro, e quello che ne viene fuori pare una sorta di compromesso. «L’esame del contesto urbano – scrivono Minutoli e il coordinatore tecnico Raffaele Cucinotta – rivela presenza di edilizia mista residenziale-commerciale, attività produttive e servizi territoriali di quartiere. All’interno dell’area in oggetto è presente una attività produttiva (Molini Gazzi) la quale occupa una parte rilevante della stessa». Da qui la soluzione: destinare parte dell’area a uso edificabile, per l’esattezza “zona B4c”, quella col più alto indice di edificabilità (sei piani fuori terra), e trasformare quella sulla quale ricade la Molini Gazzi in “D1”, ovvero a destinazione «prevalentemente commerciale, industriale e artigianale». Anche perché, si fa notare, «già il limitrofo stabilimento, denominato “ex Birra Messina”, ha nel Prg destinazione “D1”».

Tutto risolto? Forse. Il 16 marzo, infatti, si svolge una conferenza dei servizi, convocata da Minutoli, per acquisire i vari pareri. Trattandosi di «piccole modifiche ad aree ristrette», il Genio Civile esprime parere favorevole. Più articolata la risposta, giunta via fax, della Soprintendenza ai Beni Culturali, la quale è del parere che «all’interno di zone caratterizzate da una edilizia di tipo mista, non sia opportuno far rientrare aree produttive, soprattutto se le attività di questo tipo preesistenti sul sito risultano già dimesse; si ritiene invece che le attività industriali od artigianali di un certo peso dovrebbero essere, per quanto possibile, spostate all’interno delle aree di sviluppo industriale gi presenti all’interno dello stesso Prg». Una scelta, secondo la Soprintendenza, che darebbe continuità all’originario Piano Borzì, motivo per cui «è necessario che tutta l’area sia riconfermata come zona B (destinata alla residenza, ndr) all’interno dello strumento urbanistico». Più che un “nì”, il parere della Soprintendenza sembra proprio un “no”, del quale si dovrà tener conto. Infatti viene sottolineato che «il presente parere sarà riconfermato in sede di Consiglio Regionale dell’Urbanistica», cioè l’organo che, una volta che il consiglio comunale avrà approvato la delibera, dovrà dare definitivo via libera. Insomma, la partita sulla succulenta area della Molini Gazzi non è ancora finita.

(foto Dino Sturiale)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007