Roberto Materia, presidente dell’Ente di sviluppo agricolo, a cui spetta la titolarità dei terreni e delle strutture dell’ex azienda agrumaria di Pistunina, invita gli amministratori a concordare i progetti da realizzare nell’area dove si sta completando il risanamento con i 500 mila euro stanziati dall’ Agenzia acque e rifiuti tramite Sviluppo Italia.
L’invito è rivolto in particolare al Sindaco, Buzzanca, al Presidente della Provincia, Ricevuto, al rettore dell’Università, Tomasello, al commissario dell’ente Fiera e a tutti gli altri enti interessati.
-E’ necessario decidere adesso il futuro di quest’area, e possibilmente senza sovrapporre i progetti- afferma il dott. Materia.
Per il momento sembrerebbero tre le possibili soluzioni: la realizzazione di una centrale di energia solare. A questo progetto è dello stesso ente presieduto dal dott. Materia che da anni sta lavorando ottenendo anche un finanziamento di otto milioni di euro; la nuova Fiera di Messina, più moderna, tecnologicamente avanzata, più grande di quella attuale, e logisticamente meglio collegata con l’autostrada, gli approdi di Tremestieri ed il polo produttivo di Larderia; oppure la creazione di una piattaforma logistica a servizio degli approdi, ossia un supporto delle attività del nuovo porto commerciale.
Una quarta ipotesi proposta sarebbe quella di farne un parco urbano costiero della zona sud.
-Il problema prioritario da risolvere era quello della bonifica delle aree che presentavano al loro interno materiali inquinanti, olii combustibili e fusti contenenti rifiuti tossici e pericolosi. Il risanamento complessivo era ed è il passaggio indispensabile propedeutico a qualsiasi altro progetto di riconversione dei luoghi- sostiene Materia. Ma l’Agenzia Regionale per le acque e per i rifiuti ha stanziato due milioni e mezzo di euro, dei quali 500 mila, appunto, sono stati già impegnati per le opere di bonifica ormai ultimate. Ora seguiranno una seconda ed una terza fase che dovrebbero concludersi in un arco di tempo relativamente breve ed il risanamento sarà completato. A quel punto- conclude il Presidente dell’Esa- bisognerà capire quale sarà il futuro dell’ ex Sanderson, ecco perchè il mio invito agli amministratori al fine di concordarne i progetti e darne esecuzione, senza perdere del tempo prezioso-.
