Il consigliere provinciale del Pd: “Le inadempienze rilevate causano il rischio di perdita di finanziamenti e dei trasferimenti trimestrali regionali del Fondo delle Autonomie Locali”
Il consigliere provinciale del Partito Democratico Pippo Rao, ha presentato un’interpellanza rivolta al sindaco di Messina Buzzanca e al presidente della Provincia Ricevuto in merito alla pubblicazione sui siti internet propri e degli Enti partecipati e pubblici, degli atti amministrativi. «La pubblicazione sui siti in internet delle delibere e delle determine adottate per ampliare la sfera di trasparenza e partecipazione ai processi politico-amministrativi che caratterizzano la vita dell’Ente, è oggi oltre, che un’adempimento di legge, anche l’opportunità per consentire ai soggetti diversamente abili di potere avere prontezza dei propri diritti di partecipazione democratica alla vita dell’Ente, cosi come d’altronde previsto dalla legge 9 gennaio 2004, n. 4 (Disposizioni per favorirne l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici) – scrive il segretario regionale del Pd. In tale normativa, l’accessibilità, è definita come “la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistite o configurazioni particolari” (art. 2,co. 1, lett. A)».
Il Codice dell’Amministrazione Digitale (L 82/2005) regola nel dettaglio le caratteristiche(art. 53) ed i contenuti (art. 54) dei siti web delle pubbliche amministrazioni, attribuendo così a tali strumenti di comunicazione un ruolo indubbiamente stabile e di rilievo nei processi organizzativi delle P.A., sulla scia d’altronde delle linee guida indicate nelle comunicazioni, nelle raccomandazioni e nelle direttive sull’accessibilità dell’Unione europea, nonché nelle normative internazionalmente riconosciute e tenendo conto degli indirizzi forniti dagli organismi pubblici e privati, anche internazionali, operanti nel settore quali l’international organization for Standardation (ISO) e il Worl Wide Web Consortium (W3C).
Rao inoltre fa riferimento alla circolare emanata a fine luglio dall’Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali, e delle Autonomie Locali, Caterina Chinnici, avente per oggetto : “Enti Locali, trasparenza atti, amministrazioni inadempienti”, e indirizzata ai Sindaci ed ai Presidenti delle Provincie con la quale sottolineava l’obbligo di pubblicazione degli atti amministrativi sul web, citando le leggi regionali 22/2008 e 6/2009 che prevedono “di rendere noti, nei rispettivi siti internet istituzionali, per estratto, tutti gli atti deliberativi adottati dalla Giunta e dal Consiglio, nonché le determinazioni sindacali e dirigenziali”, con lo stesso obbligo per le aziende pubbliche (ex municipalizzate) con riferimento a tutti gli atti adottati dai consigli di amministrazione e le determinazioni presidenziali e dirigenziali, e la diffida ad adempiere entro la prima decade di agosto alle eventuali inadempienze, e questo per rispondere alla esigenza di trasparenza e legalità.
«Dato che per le amministrazioni inadempienti, le sanzioni possono arrivare fino alla sospensione dei trasferimenti trimestrali regionali dal Fondo delle autonomie locali – continua l’esponente del Partito Democratico – , risorse fondamentali per la vita di Comune e Provincia e considerato che sono varie le realtà istituzionali nella nostra Provincia, sia partecipate del Comune di Messina, sia della Provincia Regionale di Messina, chiedo al sindaco e al presidente della Provincia di attivarsi con urgenza per monitorare lo stato delle cose in merito alle proprie amministrazioni e di intervenire là dove gli stessi sono inadempienti, e questo al fine di non incorrere nelle sanzioni minacciate dall’Assessorato alla Famiglia, alle Politiche Sociali, ed alle Autonomie Locali, con la diffida di fine luglio».
«Perdere od avere decurtati i finanziamenti dei trasferimenti trimestrali regionali del Fondo delle Autonomie Locali, tra l’altro di imminente devoluzione, sarebbe criminale – conclude Rao. Oltre a denotare la scarsa attenzione per l’esigenza di partecipazione, di legalità e trasparenza delle Amministrazioni Comunale e Provinciale che non è cosa da poco conto. Per le Pubbliche Amministrazioni, internet deve essere processo rivoluzionario di democrazia e di legalità, così come è avvenuto nelle realtà più evolute e progredite, non come oggi invece avviene in tanti Enti, dove i siti sono più un’investimento d’immagine ed in alcuni casi di propaganda, che strumento di interazione e partecipazione dei cittadini, oltre che sinonimo di legalità e trasparenza».