Ieri sera l'assessore Colianni ha firmato il decreto, scongiurato lo spauracchio di un nuovo sacco edilizio
In attesa del commissario straordinario che reggerà le sorti di Palazzo Zanca fino alle prossime elezioni, la Regione viene in soccorso alla città di Messina, e nomina un commissario “ad acta- per la reiterazione dei vincoli al Prg.
Si tratta di Antonio Garofalo, uno degli otto funzionari che compongono la “rosa- dell’Ufficio ispettivo dell’assessorato regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e le Autonomie locali. Rosa dalla quale dovrà venir fuori anche il nome del futuro commissario straordinario.
Nel frattempo, la nomina di Garofalo da parte dell’assessore Paolo Colianni (nella foto) risponde all’esigenza di provvedere a quello che è a tutti gli effetti un atto “urgente e indifferibile-, ovvero la proroga dei vincoli urbanistici al Prg, senza la quale si sarebbe dato il via ad un nuovo, devastante sacco edilizio. Proroga che sarebbe stata di competenza, se non fosse stato sciolto in seguito alla sentenza del Cga, del Consiglio comunale, il quale aveva battuto i pugni la settimana scorsa, lanciando la provocazione di “autoconvocarsi- per deliberare l’atto.
Il commissario ad acta giungerà, dunque, appositamente per questo provvedimento, che dovrà essere firmato entro il 18 ottobre, e la sua venuta a Messina sarà, per così dire, -toccata e fuga-: Garofalo arriverà, firmerà l’atto, per poi tornare a Palermo.
La nomina da parte della Regione fa presagire che probabilmente non saranno poi così brevi i tempi per avere il commissario straordinario vero e proprio. Secondo le ultime notizie provenienti da Palermo, la nomina dovrebbe avvenire nei primi giorni della prossima settimana, ma «la delicatezza della scelta, che dipende anche da certi equilibri- fanno sapere dall’assessorato – richiede del tempo». Ricordiamo che il commissario straordinario viene nominato dal presidente della Regione Cuffaro su proposta dell’assessore Colianni, e viene scelto tra i funzionari dell’ufficio ispettivo dello stesso assessorato.