I vertici del Pd precisano: “Con noi nessuna trattativa. Non abbandoneremo il ruolo assegnatoci dagli elettori. Ma oggi serve senso di responsabilità”
Mentre Raffaele Lombardo cerca la quadratura del cerchio per provare a rilanciare il suo Governo, dopo l’azzeramento della Giunta, il coordinamento regionale del Partito Democratico si è incontrato in giornata nella sede di via Bentivegna a Palermo, per discutere proprio della situazione politica venutasi a Palazzo D’Orleans. Al termine della riunione, alla quale hanno partecipato il segretario regionale, Francantonio Genovese, il presidente del gruppo parlamentare Pd all’Ars, Antonello Cracolici, il vice segretario regionale, Tonino Russo, i parlamentari nazionali e regionali e i segretari provinciali del partito, è stato approvato un documento.
“La crisi del governo regionale rappresenta – si legge – è la naturale conseguenza dell’incapacità dimostrata dal centrodestra di affrontare e risolvere i problemi della Sicilia. Da un anno a questa parte, l’inadeguatezza del governo Lombardo è stata da noi ripetutamente denunciata, mentre l’inconsistenza della sua maggioranza è emersa più volte in occasione della votazione di importanti provvedimenti di legge. La situazione venutasi a creare a seguito della decisione di Lombardo di revocare la nomina agli assessori, suggerisce prudenza e senso di responsabilità da parte di tutti. Ciò non potrà comunque indurre il Partito Democratico ad abbandonare il ruolo assegnatogli dagli elettori, cioè quello di un’opposizione costruttiva, responsabile ed attenta agli interessi dei siciliani”.
Anche il Pd dunque annuncia che prima di ogni valutazione, resta in “attesa di conoscere con quali uomini e con quali programmi il Presidente della Regione intenderà proseguire la sua attività”.
“Nella nostra posizione – viene però precisato – non vi è alcuna aspettativa, non vi sarà nessuna segnalazione e tanto meno una trattativa. Dalle dichiarazioni del Presidente constatiamo che lo stesso si appresterebbe a formare un nuovo governo nell’ambito della coalizione di centrodestra, ma senza il sostegno di una parte della maggioranza. Ciò conferma che non è ipotizzabile trovare soluzioni nuove senza che prima si prenda atto che il centrodestra non è più in grado di offrire soluzioni ai problemi dei siciliani. Tocca quindi a Lombardo saper prendere atto che soluzioni che prescindano dal riconoscimento della crisi irreversibile del centrodestra sono solo scorciatoie che avranno breve durata”.
E.RIGANO