Trischitta sempre più vicino al gruppo Briguglio, che si allargherà ancora. Dopo le Europee cambiamenti a catena: Ardizzone e Beninati verso la giunta regionale, rimescolamento di carte nell'amministrazione Buzzanca
E’ in perenne, frenetico movimento la politica cittadina. I partiti sono impegnati nella campagna elettorale per le Europee, che non entreranno nel -cuore- della gente come le amministrative, ma che hanno una grande valenza politica in prospettiva futura. Dai risultati della tornata del 6 e 7 giugno dipenderanno molti degli eventi futuri e degli assetti sia a livello regionale che locale. E qualcosa già si muove, anche a Palazzo Zanca, dove in realtà, fin dalla campagna elettorale delle amministrative del giugno scorso, la politica non si è fermata mai.
L’eco del triplice -acquisto- dell’Udc (Melazzo, Greco e Serra) risuona ancora, ma il gruppo D’Alia non è l’unico ad allargare la squadra. E’ in fermento anche la corrente Germanà del Pdl, che dopo Spicuzza potrebbe aggiungere alle proprie file Saglimbeni. D’altronde il deputato nazionale, figlio di Basilio Germanà, non fa mistero del voler più spazio in giunta, e con un gruppo di consiglieri più folto (ne fa parte anche il vicepresidente del consiglio Burrascano) il suo peso al tavolo della maggioranza sarebbe certamente maggiore.
Discorso analogo, per certi versi, vale per la corrente Briguglio dell’area An del Pdl. Corrente che vanta già due consiglieri, Pergolizzi e Canfora, e che presto dovrebbe accogliere un ormai ex fedelissimo di Buzzanca, Pippo Trischitta, il quale tarda ad ufficializzare il suo passaggio con Briguglio ma che già ieri, intervenendo alla convention organizzata proprio dal deputato di S. Teresa di Riva, ha dato ampi segnali di apertura. Trischitta, che recentemente era stato corteggiato anche dall’Mpa, potrebbe essere presto raggiunto da Giovanna Crifò, che già in passato aveva fatto parte del gruppo Briguglio. Un gruppo che, se dovesse vantare quattro consiglieri, ai quali si potrebbe aggiungere il vicecoordinatore provinciale del Pdl (si parla dell’attuale commissario dell’Iacp Laface), ben difficilmente potrebbe essere ancora ignorato dal sindaco.
Ecco perché dopo le Europee potrebbe innescarsi una sorta di reazione a catena che, partendo da Palermo, finirebbe per rimescolare le carte nella giunta Buzzanca. Perché Palermo? Un rimpasto è più che probabile anche nell’esecutivo regionale di Lombardo. Possibile, infatti, l’ingresso di almeno due messinesi in giunta, ingresso che chiuderebbe una volta per tutte il caso politico innescato, ormai un anno fa, dalla famosa -fuga in avanti- di Buzzanca e Ricevuto. Nel Pdl, se La Via dovesse essere eletto alle Europee, il candidato numero uno ad entrare in giunta sarebbe Nino Beninati, mentre nell’Udc è possibile che Antinoro, coinvolto nell’inchiesta Eos con la pesante accusa di voto di scambio con la mafia, ceda il posto di assessore regionale ai Beni culturali a Giovanni Ardizzone, che ha identica delega nel Comune di Messina.
Il vuoto di Ardizzone potrebbe essere colmato dall’attuale capogruppo de -Il centro con D’Alia- in consiglio comunale Cilento, mentre il ruolo di vicesindaco potrebbe andare all’Mpa (a Fortunato Romano?), che lascerebbe la presidenza del consiglio, oggi in mano a Previti, proprio all’Udc (spendibile il nome di Melazzo). Fantapolitica? Previsioni azzardate? In politica può starci questo e molto altro. Tutti aspettano al varco il terremoto delle Europee per poi partire, a spron battuto, con le scosse di assestamento.