Dalle roccaforti di De Luca e Lo Monte, alla protesta degli abitanti di Furnari
Tutti i 108 centri della Provincia messinese, anche i più piccoli, hanno adesso la loro “colorazione” politica: sono infatti pervenuti in Prefettura tutti i dati relativi alle elezioni europee di ieri, comune per comune.
In alcuni casi si è rispettato il trend nazionale con il Pdl una spanna sopra gli altri, in taluni casi è stato il Pd a far da padrone: vediamo in questa rassegna i motivi e le curiosità che stanno dietro ai numeri di quest’ultima tornata elettorale, cominciando dalle affluenze.
I cittadini che più si sono riversati in massa alle urne sono stati certamente quelli di Mistretta, che forse per la lontananza dal mare che non ha distratto i residenti, forse per un diffuso senso civico, ha registrato un lusinghiero 80% di affluenza.
Il paese con il minor rapporto residenti/votanti è stato quello di Furnari, fermatosi al 17,5%: hanno votato solo 689 persone contro le 3937 aventi diritto. Dietro questo dato c’è una spiegazione che era stata anticipata nei giorni scorsi anche dal nostro giornale. Gli abitanti del centro nebroideo hanno infatti consegnato, per protestare contro l’ampliamento della vicina discarica di Mazzarrà S.Andrea, le tessere elettorali al Presidente della Repubblica.
E questo dato è la risposta a chi credeva che non facessero sul serio.
Sotto il punto di vista politico, come detto, la percentuale dei paesi che hanno visto il Pdl trionfatore è altissima, confermando la tendenza “a destra” della nostra provincia.
Ma quando il Pd ha tirato fuori gli artigli ha messo in seria difficoltà il partito del Premier.
E’ il caso dei paesi di Antillo (Pd 27,39%, Pdl 23%), Caronia (Pd 34%, Pdl 28,7%), Ficarra (Pd 35,78%, Pdl 28,55%), Mirto (Pd 25% – Pdl 17,5%), S.Angelo di Brolo (Pd 37,06% – Pdl 29,9%), Savoca (Pd 42,47% – Pdl 25%), Sinagra (Pd 31,35% – Pdl 27,59) e Raccuja dove il Pdl è addirittura doppiato (Pd 31% – Pdl 15%).
L’Mpa non ha superato la soglia del fatidico 4%, ma il presidente Lombardo, comunque soddisfatto dal risultato siciliano, dovrà programmare delle visite di ringraziamento in diverse zone della nostra provincia nelle quali l’Mpa, alleato con i Pensionati e con La Destra, ha riportato le proverbiali percentuali bulgare.
Ottimi i risultati ad Alì, Alì Terme e Castelmola (35%, 29% e 29%).
Cifre altissime anche a Cesarò con il 40% e a Limina dove, con il 60,72%, è stato il partito più votato in assoluto.
Corre l’obbligo di citare i risultati di Fiumedinisi e Graniti: nel primo si è formato ed è cresciuto il deputato regionale Cateno De Luca, nel secondo ha mosso i primi passi in politica il deputato Carmelo Lo Monte, entrambi autonomisti. La presenza dei due Onorevoli ha assicurato la maggioranza dei voti per all’Mpa con, rispettivamente, il 56,66% e il 52,87% dei consensi.
La sorpresa di queste elezioni come noto è l’IDV, che ha riportato il suo picco massimo di voti, nella provincia di Messina, a San Filippo del Mela con l’8,47% delle preferenze, mentre l’UDC ha di che essere soddisfatto a Castel Di Lucio e a Malfa (30 e 33%).
L’ultimo paragrafo di questa analisi la dedichiamo allo schieramento che, nel bene o nel male ha vinto questa tornata elettorale, il Pdl.
Consensi clamorosi a Floresta con il 61% e a Frazzano, 64%, oltre ad aver vinto nella grande maggioranza degli 108 comuni. Il divario più ampio inflitto ai concorrenti si è registrato a San Pier Niceto: Pdl 63%, Mpa 13%, poi tutti gli altri.