Il Tar di Catania ha proclamato eletta la giovane autonomista vicino a Daniela Bruno, dopo il riconteggio delle schede elettorali. Panetta, da poco transitato al gruppo misto: “Credo di avere lasciato un buon ricordo, ma c’è amarezza per come la situazione è stata gestita dal partito”
Dopo l’ingresso di Antonino Muscarello in sostituzione del sospeso Nino Bartolotta, nuovo “cambio” in Consiglio provinciale, con l’arrivo di Rosy Danzino Bonomo (nella foto), risultata in un primo momento seconda nella lista “Mpa-Alleati per il Sud” nella tornata elettorale dello scorso giugno 2008 (collegio 1-Messina). La Bonomo prende il posto di Marco Panetta, nei confronto del quale aveva presentato ricorso elettorale. Ieri, mercoledì 4 giugno, il Tribunale Amministrativo di Catania le ha dato ragione proclamandola consigliere. Ad incidere l’accertamento della commissione presieduta dal viceprefetto Adriana Cogode, che in sede di verifica ha accertato l’esistenza in sole 32 sezioni (su un totale di 121) di ulteriori 130 schede valide per la Bonomo che vanno a sommarsi alle 1237 già conteggiate (1241 erano quelle di Panetta). Il dispositivo è stato dunque avviato, mancano ancora le motivazioni e le notifiche. La Bonomo è stata difesa dall’avvocato Francesca Piccolo.
La nuova -consigliera-, vicina all’assessore provinciale Daniela Bruno, andrà a fare compagnia all’unica donna presente in aula, Lalla Parisi del Pdl. Sul piano politico, per l’Mpa, si tratta di un acquisto, visto che Marco Panetta aveva da qualche mese lasciato il gruppo autonomista in consiglio, inaugurando il gruppo misto. Lo stesso Panetta commenta oggi: “Credo e spero di avere lasciato un buon ricordo, anche perché ho ricevuto tanti attestati di stima dai miei colleghi, ritengo sinceri. Prendo atto del risultato, lo accetto, poi non so se le situazioni potranno evolversi in maniera diversa. Resta però l’amarezza per come è stata gestita la questione dal partito. Non ho deciso di passare al Gruppo Misto perché avvertivo che le cose potessero andare così, ma per come sono state trattate le vicende e soprattutto le persone, me in questo caso, con tutti i cittadini che mi hanno votato”. Ed è innegabile che perdendo definitivamente Panetta, l’Mpa perderebbe anche un patrimonio di oltre mille voti. “Per andare nuovamente al voto mancano ancora quattro anni – conclude l’ormai ex consigliere. Vedremo cosa succederà”.