Via libera al default subito dopo l'approvazione del Consuntivo 2014 passato con i soli voti della maggioranza. Il sindaco: "Inevitabile fare un passo indietro". L'opposizione: "Gestione approssimativa"

Con otto voti favorevoli e due contrari il Consiglio ha dichiarato nella seduta di ieri sera il dissesto finanziario del Comune, proposto nelle scorse settimane dal sindaco Gianfranco Moschella e dalla Giunta. Alla riunione erano assenti i consiglieri di minoranza Marianna Arria e Sonia Basile. Gli esponenti dell’opposizione, come annunciato nei giorni scorsi, hanno votato contro il dissesto, formalizzato dopo l’approvazione del Conto consuntivo 2014. Anche lo strumento finanziario è stato votato con i soli voti della maggioranza. Si è aperto quindi il dibattito sulla dichiarazione del fallimento finanziario dell’ente lcale.

“Ci sembrava giusto fare un passo indietro – ha dichiarato il sindaco – per ricondurre il Comune di Scaletta Zanclea ad uno stato di equilibrio e per riattivare anche quei servizi a carattere non obbligatorio, cosa che noi abbiamo tentato di fare rinunciando anche alle indennità. Materialmente si tratta di un fallimento del Comune, è una situazione che non ho causato ma che ho trovato. Non me la sentivo di continuare in maniera precaria”. Ad avviso del capogruppo di minoranza, Domenico Cifalà “c’è stata una gestione approssimativa dei servizi essenziali. Parliamo di una situazione finanziaria – chiosa Cifalà – che, peraltro, il sindaco conosceva meglio di tutti per aver ricoperto il ruolo di revisore dei conti fino a poco prima e che ha contribuito ad aggravare in questi due anni, una volta ottenuta la possibilità di un graduale risanamento attraverso la procedura del piano di riequilibrio decennale”.

C. Casp.