Scontro politico sui servizi sociali. Vertenza Futura: domani vertice in Prefettura

Scontro politico sui servizi sociali. Vertenza Futura: domani vertice in Prefettura

Scontro politico sui servizi sociali. Vertenza Futura: domani vertice in Prefettura

lunedì 19 Aprile 2010 - 12:56

De Luca e l’assessore Aliberti (Mpa): «Pronti a lasciare la giunta senza un cambio di rotta. E il dirigente va rimosso». Oggi l’amministrazione ha incontrato i sindacati ed una delegazione di lavoratori. La Cgil: «Vogliamo la rescissione del contratto tra Comune e Futura»

Da una parte lo scontro politico tutto interno all’amministrazione comunale e al centrodestra. Dall’altra lavoratori e sindacati fermi sul piede di guerra. Nel mezzo soluzioni prospettate ma non ancora definitive. Parliamo di servizi sociali, uno dei macro-problemi del Comune di Messina, sui quali si focalizza l’attenzione prima di una conferenza stampa, tenuta dall’assessore Pinella Aliberti e dal deputato regionale dell’Mpa Cateno De Luca, e poi di un incontro tra lo stesso assessore, affiancato da Melino Capone (Lavoro) e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil sulla vertenza Cooperativa Futura. Partiamo da quest’ultima. I lavoratori hanno messo in stand-by lo sciopero ma rimangono, come detto, sul piede di guerra. Domani a mezzogiorno si terrà un nuovo vertice in Prefettura alla presenza sia dei sindacati che dell’amministrazione, con in più, al tavolo, i rappresentanti della cooperativa. Alle due soluzioni prospettate dal Comune, pagamento diretto di due mensilità oppure pagamento diretto dei contributi, la Cgil ne ha indicato una terza, sulla quale si dice irremovibile insieme ai lavoratori: rescissione immediata del contratto che lega Comune e cooperativa Futura. Senza questo provvedimento, conferma Clara Crocè della Fp Cgil, domani stesso, alle 16, i lavoratori sono pronti a recarsi da un legale per far partire i decreti ingiuntivi.

Intanto sull’ampio quadro dei servizi sociali si consuma l’ennesimo scontro politico. Cateno De Luca si è detto «sconcertato» dell’atteggiamento dell’amministrazione e ha chiesto ufficialmente la rimozione dell’attuale dirigente al ramo, Antonino Cama, dal dipartimento Servizi sociali. «A questo punto – ha affermato il vulcanico deputato dell’Mpa – dobbiamo capire se l’intento del sindaco è quello di indurre alle dimissioni l’assessore Aliberti». Dimissioni che, se non ci sarà un cambio di rotta immediato, arriveranno presto, «perché noi in questa situazione non vogliamo più starci». La scadenza: la predisposizione del prossimo bilancio di previsione. Se nell’atto contabile di Palazzo Zanca non saranno previste somme adeguate per i servizi sociali, la Aliberti e De Luca diranno addio alla giunta Buzzanca. Ma centrale sarà la sostituzione di Cama: «E’ inadeguato – dice senza mezzi termini De Luca – e il suo ruolo è abbastanza inquietante. Non vorrei che certi impedimenti siano alimentati ad hoc per portare ad una rottura politica».

Inevitabile un passaggio anche sul caso Don Orione, per la cui proroga si attende ancora un parere dell’ufficio legale della Regione, dopo quello “fantasma” del collegio di difesa del Comune: «Noi avevamo sollevato pubblicamente il problema in una conferenza stampa il 25 gennaio – afferma De Luca – cioè oltre un mese prima la scadenza del protocollo d’intesa tra l’istituto e il Comune. Mi fa piacere che a protocollo scaduto altri miei colleghi deputati, forse di ritorno dalle ferie, si siano accorti del problema».

(foto Sturiale)

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