Atto “punitivo” nei nostri confronti? Se lo chiedono Tamà, Cerreti e Previti
A seguito della decisione presa dal neo Presidente della SI.S.E., Ridolfi, di rideterminare una nuova sede della direzione Regionale della società, privando Messina di questa opportunità rispetto ai comuni di Palermo e Catania, l’Mpa compatta esprime il proprio dissenso. “Inevitabile aprire una riflessione su tale decisione, che certamente crea un grande nocumento, non solo per la negazione di un ruolo acquisito nel tempo, ma ancor più per il grave disagio che circa 80 operatori, che a vario titolo ricoprono importanti compiti di gestione ed amministrazione delle attività inerenti tale società – scrive il capogruppo autonomista al Comune, Sebastiano Tamà -. È inammissibile continuare ad assistere silenti alla mortificazione della nostra Città, facendoci passare sulle teste scelte e decisioni, che di fatto, da oltre un anno, vedono Messina continuamente scippata delle proprie sedi dirigenziali e dei propri servizi, in favore delle altre due città metropolitane della Sicilia”.
Il servizio, fino ad oggi fiore all’occhiello per Messina, rischia con le ultime novità amministrative e gestionali, di diventare un ulteriore incompiuta del mondo della Sanità Siciliana. Le scelte già fatte in ambito Sanitario, come la rimodulazione del servizio notturno del 118 nei comuni di Ucria, Fiumedinisi, S. Domenica Vittoria, Castroreale, Montalbano Elicona, Mistretta e a Messina, nelle frazioni di Gazzi e Castanea, stanno nuocendo gravemente all’economia sociale della nostra provincia, creando panico e preoccupazione in tutte quelle comunità, che si sono viste scippate del proprio costituzionalmente riconosciuto “Diritto alla Salute ed alla sicurezza”.
“Il perdurare di questo iter distruttivo e delegittimante per la nostra Messina – rilanciano i consiglieri provinciali Roberto Cerreti e Antonino Previti – non è più accettabile, e questo intervento non è assolutamente rivolto ad una salvaguardia o esaltazione della gestione del servizio nella nostra città negli anni, quanto all’ennesima opportunità che ci vediamo estirpata in favore di chi evidentemente ha progetti e finalità non indirizzate decisamente ad un rilancio della nostra realtà, ma che al contrario può essere letto solo come atto punitivo nei confronti di noi messinesi. Pertanto la decisione di presentare una mozione all’indirizzo del Consiglio Comunale di Messina, è finalizzata nel richiedere l’intervento del Sindaco, in rappresentanza delle esigenze della nostra Città, per evitare quest’ulteriore ed ingiustificato scippo nei confronti di un territorio già abbondantemente provato da scelte politiche, che sicuramente in questi anni non ci hanno favorito”.
I due consiglieri inoltre, hanno chiesto al Presidente della Provincia Regionale di Messina di intervenire, nell’interesse dell’Istituzione e della popolazione che rappresenta, presso il Presidente della Regione Siciliana, l’Assessore Regionale alla Sanità ed il Presidente della SI.S.E., affinché venga rivista la posizione che prevede di spostare la direzione regionale della suddetta società, dalla nostra città, per portarla nei comuni di Palermo e Catania.