Servizi sociali, a rischio i nuovi bandi. Aliberti: «Sono preoccupata…»

Servizi sociali, a rischio i nuovi bandi. Aliberti: «Sono preoccupata…»

Servizi sociali, a rischio i nuovi bandi. Aliberti: «Sono preoccupata…»

lunedì 18 Gennaio 2010 - 16:45

L’ultima proroga scade a fine febbraio, ma dalla pubblicazione dei bandi, che non è ancora avvenuta, ci vorranno almeno 40 giorni di “tempi tecnici”. L’assessore: «Il dirigente mi dice che sta lavorando, ma da amministratore mi preoccupano i tempi». Il consigliere Burrascano (Pdl): «Si opera nel segno della superficialità»

Si addensano nuove nubi sui servizi sociali. Potremmo definirla la maledizione dell’Istituzione: da quando è stata soppressa, l’amministrazione Buzzanca non è riuscita a trovare un assetto definitivo per uno dei settori più delicati sia per numero di operatori impiegati che per caratteristiche dell’utenza che dovrebbe godere del servizio, tra le più svantaggiate della comunità. L’ultima soluzione trovata, una sorta di ibrido del tutto inedito, era la seguente: proroga per i primi due mesi dell’anno, a seguire bandi della durata di sette mesi. Una decisione che ha fatto storcere il naso a molti ma che si è resa necessaria per le croniche difficoltà economico-finanziarie di Palazzo Zanca, e che è stata in ogni caso messa nero su bianco il 23 dicembre scorso con una delibera di giunta.

Tutto risolto? Affatto. Perché oggi, a quasi un mese da quell’atto e a quaranta giorni dalla scadenza della proroga, dei bandi non c’è traccia. Con l’assessore alle Politiche sociali Pinella Aliberti che allarga le braccia, tra il furioso e lo sconfortato, e ammette: «Sono molto preoccupata. Credevo che tutto sarebbe stato pronto per il 15, ma non è così. Ho sentito il dirigente e mi dice che sta lavorando. Ma siamo già ai limiti, vicini ad essere fuori tempo massimo». La verità è che, come più di qualcuno sussurra a Palazzo Zanca, non c’è mai stato feeling tra la Aliberti e il dirigente del dipartimento Sociale, Antonio Cama. Ma in questo caso si è molto vicini alla rottura. Quando l’assessore sostiene di essere già “fuori tempo massimo” si riferisce al fatto che, una volta promulgati i bandi, ci vorranno 20 giorni di pubblicazione e altri 20 per l’espletamento della gara: 40 giorni esatti, cioè quelli che ci separano, al momento in cui scriviamo, dalla fine della proroga.

Assodato che i bandi non verranno pubblicati né oggi né domani, ci sono tutti i presupposti per assistere ad una nuova proroga, che avrebbe tanto il sapore di pagliacciata, una pagliacciata della quale, afferma l’assessore Aliberti, «non voglio essere ritenuta responsabile. Il 23 dicembre abbiamo consumato il passaggio in giunta, dopodiché bisogna chiedere al dirigente perché i bandi non sono ancora pronti». A chiedere lumi sulla gestione dei servizi sociali dal giorno dello scioglimento dell’Istituzione è il consigliere del Pdl Angelo Burrascano, che di quello scioglimento è stato “protagonista” avendone proposto la relativa delibera. «Non sono bastati quasi due anni per avere un piano definitivo degli interventi che ordinariamente si effettuano nel campo dei servizi sociali, tant’è che l’assessorato competente ha continuato in tutto questo tempo, in preda alla confusione ed all’approssimazione, a spendere soldi pubblici avvalendosi dell’eccezionale procedura dell’istituto della proroga, senza procedere in tutto questo periodo ad elaborare un bando di gara ad evidenza pubblica».

«Anche gli ultimi eventi calamitosi che hanno investito la città – aggiunge Burrascano – sono stati affrontati senza la necessaria programmazione, evidenziando lacune e falle nel sistema d’assistenza, evidenziando la necessità di un’ordinaria programmazione, anche in momenti di carattere eccezionale e non invece l’improvvisazione e l’approssimazione. Il quadro dei servizi sociali mostra un operato nel segno della superficialità facendo temere il peggio per il futuro del settore». Burrascano, con un’interrogazione, chiede al sindaco e all’assessore di chiarire alcuni aspetti: «se è stato effettuato un monitoraggio della spesa e degli interventi sia per singola azione che per l’intero settore, quali criteri sono stati adottati per la scelta dei volumi da affidare mediante il regime di proroga ai soggetti esecutori, il costo medio globale sostenuto per gli sfollati di Giampilieri e Ponte Schiavo».

(nelle foto di Dino Sturiale: l’assessore Aliberti e il consigliere Burrascano)

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