La Sicilia entro giugno deve restituire all'Unione Europea due miliardi di euro

La Sicilia entro giugno deve restituire all’Unione Europea due miliardi di euro

La Sicilia entro giugno deve restituire all’Unione Europea due miliardi di euro

lunedì 23 Marzo 2009 - 19:50

Siamo in testa nella classifica delle occasioni mancate, e degli -spendifici-

L’ Eurispes ha stilato una classifica in relazione ai fondi europei che dovevano essere investiti entro il 2008 o, perlomeno, avere in fase di studio un progetto esecutivo. Gran parte dei 9,9 miliardi di euro stanziati dall’UE è a rischio restituzione per mancanza di progetti; buona parte sono proprio a carico della Sicilia. L’Eurispes sostiene che -Il 31 dicembre 2008 è scattata la restituzione automatica a Bruxelles delle risorse stanziate dall’ Unione europea per lo sviluppo locale nelle regioni del Mezzogiorno e a giugno del 2008 risultavano ancora inutilizzati e, dunque, a rischio restituzione, 2,9 miliardi in Sicilia, 2,2 in Campania e 2,1 in Puglia-.

A tal proposito è intervenuto Giusto Catania, europarlamentare del Prc, che dice: -E’ ormai dimostrato che la Sicilia dovrà restituire a Bruxelles 2 miliardi di euro di fondi europei non spesi relativi alla programmazione 2000-2006-.

Ma Catania non si limita a comunicare che i fondi sono andati persi ma attacca anche Cuffaro e Lombardo che hanno sostenuto che i fondi sono stati spesi tutti e bene.

Catania dice: -Il trucco del loro ragionamento sta nel rapporto tra impegno e spesa. Il denaro impegnato supera il 100% degli 8 miliardi di euro a disposizione per quel periodo. Ma la spesa reale è ferma al 75%. L’Europa contesta alla Sicilia – continua l’europarlamentare – di avere avviato progetti con scarsa capacità innovativa, non prioritari e non strategici. Molti progetti, ad esempio, quelli relativi al settore idrico, per il quale è stato destinato il 10% del Por, risultano già finanziati con fondi statali o regionali. Di conseguenza, gli aiuti economici europei sono stati dirottati in realtà verso la spesa corrente e per la copertura dei buchi in bilancio-.

L’Eurispes a riguardo, cercando di rintracciare dove sono finiti parte dei fondi, punta il dito sui Comuni siciliani che sono tra i più spendaccioni d’ Italia per spesa corrente e copertura di buchi di bilancio facendo diventare la Sicilia la seconda regione per spese degli enti locali dopo la Lombardia. La spesa complessiva sostenuta dagli oltre ottomila Comuni italiani, lo scorso anno, è stata di oltre 82 miliardi di euro – scrive l’Eurispes -, con un valore medio di 10,2 milioni di euro per amministrazione comunale. Quelli siciliani, da soli, hanno speso 7,1 miliardi di euro, quasi il 10% del totale. Sono degli -spendifici-.

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