Comuni nebroidei tra emergenze rifiuti, amministrazioni "allegre" e licenziamenti

Comuni nebroidei tra emergenze rifiuti, amministrazioni “allegre” e licenziamenti

Francesca Stornante

Comuni nebroidei tra emergenze rifiuti, amministrazioni “allegre” e licenziamenti

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venerdì 15 Marzo 2013 - 16:31

Il deputato regionale Pd Franco Rinaldi scrive al Prefetto per segnalare la grave situazione rifiuti che si registra nei comuni dell'Ato1. Sempre dai Nebrodi segnalazioni dal mondo del lavoro della Cgil e della Cisl.

In provincia è emergenza rifiuti. I comuni della fascia tirrenica sono ormai ai limiti dell’emergenza igienico-sanitaria, i lavoratori da giorni occupano aule consiliari e sedi della Dusty, l’azienda che gestisce la raccolta rifiuti per conto dell’Ato 2, perché senza stipendi da troppi mesi. Anche nei comuni serviti dall’Ato 1 la situazione p al collasso. In campo scende il deputato regionale del Partito democratico e presidente del Collegio dei Questori all’Ars, Franco Rinaldi, che ha inviato una lettera al Prefetto Trotta per chiedere il suo intervento. Della mancata raccolta si è discusso nei giorni scorsi a Palermo. “Dall’incontro di lunedì scorso alla Regione è emerso che solo i comuni di Capo D’Orlando, Rocca di Capri Leone, Torrenova e Mistretta (ai quali dovrebbe aggiungersi anche Ficarra), sui 33 che accedono ai servizi dell’Ato1, hanno chiesto l’accesso ai fondi regionali, da restituire in dieci anni, per poter pagare i lavoratori. I dipendenti del Consorzio Fasteco e di Multiecoplast, le società che gestiscono i servizi per conto dell’Ato non ricevono stipendio da circa sei mesi, per il mancato trasferimento delle somme”. Profilandosi un serio rischio per la salute dei cittadini nonché l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio, il deputato chiede al Prefetto di valutare l’ipotesi di convocare una riunione con i rappresentanti di categoria dei lavoratori al fine di tentare una mediazione e porre fine alla doppia emergenza ambientale e occupazionale.

Restando nell’area dei comuni nebroidei i problemi non si limitano al problema rifiuti.

La Funzione Pubblica della Cgil torna ad accendere i riflettori sulla gestione amministrativa del Comune di Tortorici da parte della Giunta e del Consiglio Comunale. Il sindacato ha reiteratamente denunciato nel corso dell’ultimo anno i gravissimi ritardi nell’erogazione dello stipendio ai lavoratori, dichiarano Nino Pizzino responsabile territoriale Enti Locali e Clara Crocè Segretario Generale Fp Cgil, ritardi che mediamente si attestano tra le tre e cinque mensilità oltre a non aver percepito le retribuzioni accessorie dal 2008 al 2012. “Abbiamo deciso di passare sotto la lente di ingrandimento le delibere comunali e dall’esame degli atti di natura economica finanziaria, e non solo, dell’Ente si evidenzia una gestione quantomeno “allegra” ed improntata al non rispetto dei basilari principi contabili” spiegano i sindacalisti che hanno deciso di trasmettere oltre 60 delibere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Funzione pubblica e Ispettorato, alla Procura Nazionale e Regionale della Corte dei Conti , all’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e al Prefetto Stefano Trotta. Tra i provvedimenti contestati l’assunzione di nuovo personale a tempo determinato, in barba ai precari storici in attesa di stabilizzazione. La FP CGIL ha chiesto a tutti gli organi istituzionali di valutare e eventualmente di censurare nelle forme di legge la correttezza dell’attività amministrativa e contabile del Comune di Tortorici, anche attraverso un’apposita ispezione al fine di porre rimedio all’eventuale cattiva gestione della cosa pubblica.

Spostandosi poi a San Marco d’Alunzio, 14 operai rischiano di perdere il lavoro per colpa della burocrazia. Lo denuncia la Cisl che chiama in causa la Regione e il governatore Crocetta. La Nebrodi Inerti srl, società di San Marco D’Alunzio impegnata nell’attività estrattiva non può lavorare. A fermare 40 lavoratori tra diretti e indotto e mettere a rischio licenziamento 14 operai è l’ennesimo problema burocratico legato mancato rilascio di un parere da parte dell’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente in merito all’istanza di VIA presentata dalla società. Lo spiegano Giuseppe Famiano e Giuseppe De Vardo, segretari generali di Filca Cisl Messina e Feneal Uil Messina. “La società – dicono – ha ottenuto tutti i pareri favorevoli dai competenti enti e non si comprende il motivo per il quale l’Assessorato non ha ancora espresso il proprio parere sull’istanza di VIA. Così la società è stata costretta, anche per il 2013, a chiedere la cassa integrazione in deroga per i lavoratori”. Di questo passo, per il sindacato, si arriverà alla chiusura definitiva della società. La Filca Cisl e la Feneal Uil hanno chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e all’Assessorato al Territorio per trovare una rapida soluzione al problema al fine di scongiurare il licenziamento dei lavoratori, perché non si può giocare sul futuro di tante famiglie che vivono solo di lavoro.

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