Non sono passate molte ore dalle dichiarazioni del ministro Maroni, che subito è arrivato l’intervento del Sottosegretario Miccichè che, prendendo spunto dal discorso pronunciato da Maroni sottolinea: ”Il ministro – rammenta Micciche’ – punta il dito contro cio’ che piu’ di tutto ha costituito un freno allo sviluppo del Sud: l’assistenzialismo di massa e la speculare cultura clientelare che permea gran parte della politica meridionale, condizionandone fortemente l’azione.
Quando parlo di nuova classe dirigente, quando dico che il partito del Sud, o anche il Pdl siciliano che vorremmo, non sara’ aperto a chicchessia, ma solo a una classe politica che abbia a cuore il bene comune prima d’ogni cosa e che sia abbastanza forte da non svendersi al prezzo di una carriera e da non svendere la nostra terra ai poteri romani, affermo la necessita’ di un cambiamento radicale nel modo d’intendere la politica da parte di coloro che di essa, al meridione, si fanno interpreti ad ogni livello, politico e istituzionale-.
-Proprio per questo – continua Micciche’ – sostengo senza se e senza ma, l’azione riformatrice di questo governo regionale, il cui indubbio merito e’ di aver messo mano all’impalcatura complessiva del sistema Sicilia, per modificarla radicalmente.
Basta assunzioni a carico della Pubblica Amministrazione, che generano ’stipendifici’ e regresso, e via con gli investimenti virtuosi e con la spesa utile, che crei sviluppo e lavoro vero-.