Il Partito Democratico aveva presentato alcuni emendamenti, condivisi dal resto dell’aula, per garantire il sostegno economico alle famiglie in difficoltà. Rao: “La battaglia politica non è ancora finita”
Il tavolo Anticrisi della Provincia ha stanziato martedì scorso 400 mila euro per le famiglie maggiormente colpite dalla crisi, con priorità a chi è stato coinvolto nell’alluvione del 1 ottobre. La decisione, assunta alla riunione del Tavolo istituito dal presidente della Provincia Nanni Ricevuto, attorno al quale si sono seduti anche l’assessore al Lavoro Renato Fichera e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, Isabella Calì, Tonino Genovese e Costantino Amato, è stata accolta con soddisfazione anche dal Pd, che negli scorsi mesi ha portato avanti una costante “battaglia politica” in consiglio provinciale sull’argomento. Una “missione” portata a termine attraverso gli emendamenti approvati in fase di sessione di bilancio, con primi firmatari Pippo Rao, Francesco Italiano, e Peppe Grioli, e sostenuti da tutti i gruppi consiliari, che hanno voluto far diventare questa battaglia, la battaglia di tutti.
Il Pd, nello specifico, aveva chiesto ed ottenuto inoltre, che i criteri venissero individuati dalla concertazione con le forze sociali, e questo ha significato un’ulteriore segnale di trasparenza in merito. «La battaglia intrapresa qualche mese fa – ha dichiarato oggi Pippo Rao -, non si è chiaramente esaurita in questa fase, perché ora vi è da attuare la seconda parte degli emendamenti presentati alla manovra di bilancio, e cioè quelli che inseriscono al sostegno alla piccola e media impresa, anche attraverso politiche di interventi a sostegno del credito, e per i confidi, con gli altri 400.000 euro. Anche qui abbiamo chiesto la concertazione con le forze sociali ed imprenditoriali, e con l’Assessore Martelli si è a buon punto per realizzare questa ulteriore misura. Obiettivo del Partito Democratico, è in ogni caso fare si che nel prossimo bilancio della Provincia, il fondo complessivo di 800.000 euro creato con gli emendamenti proposti, si possa quanto meno raddoppiare, perché si possa mettere finalmente in atto una seria politica di sostegno alle categorie in difficoltà e che la crisi nel nostro territorio ha chiaramente ancor più colpito».
Tornando allo stanziamento di 400 mila euro, la verifica del diritto al contributo sarà effettuata non appena il bando sarà approvato dalla Giunta provinciale, sulla scorta delle domande pervenute previo esame dell’Isee e fino alla concorrenza dell’importo messo a bando. I soggetti beneficiari di tale intervento debbono trovarsi in una delle sotto indicate categorie: cassa integrazione straordinaria ed in deroga; mobilità ordinaria ed in deroga; interruzione dell’attività lavorativa a seguito di licenziamento (salvo che per giustificato motivo); mancato rinnovo del contratto a tempo determinato o di contratto di lavoro atipici monocommittenti.
Le tipologie del sostegno si riferiscono, nello specifico, ai seguenti interventi:
1. Contributo per spese mutuo prima casa:
spese ammissibili: rate mutuo, spese stipula, spese gestione o rinegoziazione mutuo;
2. Contributo per spese affitto:
spese ammissibili: rate affitto, spese registrazione contratto e relative imposte;
3. Contributo per rette nido, servizi scuole infanzia comunali, statali e paritarie:
– spese ammissibili: rette e costi per nidi e scuole infanzia, servizio mensa ed attività integrative;
4.Contributi per frequenza corsi universitari:
– spese ammissibili: rate di iscrizione – abbonamenti mezzi di trasporto.