Sull’Ufficio Politico Latteri bacchetta Lo Monte: «serve dialogo e partecipazione nell’Mpa messinese»

Sull’Ufficio Politico Latteri bacchetta Lo Monte: «serve dialogo e partecipazione nell’Mpa messinese»

Sull’Ufficio Politico Latteri bacchetta Lo Monte: «serve dialogo e partecipazione nell’Mpa messinese»

lunedì 19 Aprile 2010 - 22:17

Il parlamentare scrive al commissario provinciale (e collega a Roma) dopo la rinuncia di Cerreti, Tamà e Campisi di fare parte della nuova struttura locale : «segnale di grave disattenzione per i criteri che devono reggere la vita di partito». Aperta la “resa dei conti territoriale” tra gli autonomisti?

Continua a fare discutere la definizione degli incarichi nel neo ufficio politico provinciale dell’Mpa, voluti dal commissario in carica, il deputato Carmelo Lo Monte. Dopo le prese di posizione del consigliere provinciale Roberto Cerreti, del consigliere comunale Sebastiano Tamà (entrambi capigruppo autonomisti nei rispettivi consigli) e del sindaco di Piraino Giancarlo Campisi, decisamente non d’accordo con le modalità di determinazione degli incarichi (vedi articolo correlato in basso), è il turno del deputato nazionale Ferdinando Latteri, che si esprime pubblicamente evidenziando la necessità di far prevalere il dialogo e la partecipazione all’interno dell’Mpa messinese.

«La nomina di un ufficio politico dell’Mpa provinciale di Messina – scrive il parlamentare -, comparsa sulla stampa peraltro non preceduta da nessun tipo di consultazione né formale, né, tanto meno, informale, suscita qualche perplessità, soprattutto, sul piano della valutazione della crescita organizzativa e funzionale di un Movimento che vuole diventare ‘partito’. L’immediato rimbalzo delle rinunce di alcuni dei nominati, che pure ricoprono significative cariche istituzionali e rappresentano, quindi, punti di riferimento importanti della partecipazione popolare, deve essere letto come un segnale di grave disattenzione per i criteri che devono reggere la vita di partito».

Secondo Latteri le prospettive di successo di un partito che si candida alla guida della trasformazione di processi centralistici e all’esaltazione delle autonomie, a tutti i livelli, dipendono in larga misura dalla pratica interna e coerente delle regole della partecipazione e del rispetto del contributo di tutti. «Invito pertanto il commissario – conclude Latteri -, impegnato peraltro in più incarichi politici e di partito, a modificare la sua azione e a condividere con la numerosa classe dirigente dell’Mpa presente nel territorio le scelte che servono per costruire un partito coeso e di qualità nella provincia di Messina».

Un “richiamo”, quello rivolto dall’ex Pd a Lo Monte, che conferma quanto è sembrato trapelare fino ad oggi, e cioè che all’interno del partito autonomista sembra continuare a sussistere una costante “resa dei conti territoriale”, talvolta alimentata da ambizioni personali, spesso dannose per il movimento stesso. Una situazione che forse solo un vero congresso provinciale potrà definire una volta per tutte. Dove ad avere la meglio sarebbero i numeri, frutto del lavoro e dei consensi, e non delle chiacchiere e dei comunicati.

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