Tirone. Scoglio -teme- ripensamenti da parte di Buzzanca? In una lettera alla Stu: -Servono i progetti definitivi-

Tirone. Scoglio -teme- ripensamenti da parte di Buzzanca? In una lettera alla Stu: -Servono i progetti definitivi-

Redazione

Tirone. Scoglio -teme- ripensamenti da parte di Buzzanca? In una lettera alla Stu: -Servono i progetti definitivi-

mercoledì 14 Aprile 2010 - 22:06

L’assessore allo sviluppo economico sollecita la convocazione urgente del Cda della società “per verificare la reale volontà dei soci di maggioranza di attuare le linee guida del piano industriale”

Il silenzio del sindaco Giuseppe Buzzanca sulla Stu Tirone fa più rumore e -paura- delle numerose iniziative contro il progetto di riqualificazione- speculazione dello storico quartiere, avviate da esponenti politici, tecnici e comuni cittadini.

A fronte delle crescenti critiche al progetto e delle evidenti spaccature all’interno della coalizione di maggioranza – con Udc e Mpa schierati in prima fila contro gran parte degli interventi edilizi inseriti nel progetto- il primo cittadino, infatti, rimane sospettosamente silente.

All’atteggiamento (insolitamente) attendista di Buzzanca – più volte, polemicamente, rimarcato dal capogruppo de “Il centro con D’Alia” Bruno Cilento, che allude ad un possibile ripensamento da parte del sindaco – fa da contrappeso quello dell’assessore allo sviluppo economico Gianfranco Scoglio, che vuole invece imprimere un’accelerazione all’iter che dovrà portare alla realizzazione degli interventi nel centralissimo quartiere.

In una lettera inviata lo scorso 9 Aprile al presidente della Stu, Giuseppe Picarella e al Rup, Raffaele Cucinotta, il “rappresentante del Comune socio di minoranza” ( così si definisce lo stesso Scoglio) esprime preoccupazione per i ritardi registrati nella presentazione dei progetti , che rischiano di far perdere il finanziamento di 6,5 milioni di euro previsto dal Contratto di Quartiere II.

Sin dal mese di settembre 2009 – si legge testualmente nella lettera – lo scrivente si è attivato unitamente al sig. sindaco ed all’assessore regionale alle infrastrutture pro tempore per il recupero del finanziamento del contratto di quartiere II, garantendo al Ministero ed alla Regione Sicilia il corretto adempimento delle condizioni previste dal bando di gare per l’assegnazione alla città di Messina del programma sopracitato”.

Purtroppo – continua Scoglio – a distanza di ben sei mesi i progetti relativi agli interventi finanziati non sono stati ancora sottoposti ai pareri tecnici di competenza del genio Civile di Messina”.

Ed in effetti, come emerso durante l’ultima seduta della Commissione Urbanistica (vedi articolo correlato), presieduta dal consigliere comunale dell’Udc Mimmo Guerrera, e interamente dedicata alla discussa questione Stu, non esiste ancora un progetto definitivo. L’ing. Cavallaro, vice-presidente e soprattutto progettista della Stu, ha confermato che nelle ultime settimane sono state predisposte alcune modifiche al progetto originario e che altre ne verranno attuate.

Il pericolo principale, secondo Scoglio, è che “la dilatazione dei tempi possa comportare la revoca del finanziamento”. Al fine di scongiurare tale eventualità, l’uomo di punta della giunta Buzzanca ha chiesto formalmente la convocazione urgente del Consiglio d’amministrazione della società per “verificare la reale volontà dei soci di maggioranza di attuare le linee guida del piano industriale approvato dal Consiglio Comunale, e gli interventi infrastrutturali previsti dal Contratto di Quartiere”.

Secondo i piani della Stu – che ricordiamo essere una società mista composta per il 70% da soggetti privati (la -Studio FC & RR associati-, la -Demoter srl-, la Garboli-Conics Spa-, la -Ingegner Arcovito di Paolo Costruzioni-,la -Ciaquattropareti-, la -Trio- e la -Ingegneria e Finanza srl-) e per il 30% dal Comune – la riqualificazione dello storico quartiere dovrà avvenire non solo attraverso interventi di bonifica, sui quali non esistono veti, ma anche e soprattutto attraverso la realizzazione di imponenti opere edilizie che, invece, fanno storcere il naso a molti. Tra le opere in programma spiccano il grattacielo di quindici piani con destinazione uffici pubblici, il centro commerciale, tre complessi edilizi e il parcheggio da mille posti auto.

E proprio a proposito del “parcheggio direzionale d’interscambio”, Scoglio ricorda ai vertici della Società di trasformazione urbana che quest’opera “è assistita da ulteriore finanziamento pubblico dai fondi della ex legge Tognoli ed è già realizzabile dal 10.07.2009, data di stipula del contratto di programma con la regione Sicilia”. Il rappresentante dell’amministrazione Buzzanca è fermamente convinto che questa infrastruttura riveste per la città “notevole importanza al fine di attivare tutte le misure finalizzate ad una migliore della qualità della vita e alla fruizione pedonale del centro cittadino”.

Dopo l’invito di Scoglio ai vertici della Stu di convocare in tempi brevi il Cda, si attende adesso la risposta dei soci di maggioranza. E magari, nel frattempo, anche una presa di posizione ufficiale da parte del sindaco Buzzanca.

Danila La Torre

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