La città arriva a quota 31
Sinatra sarà il 31° commissario che la città di Messina annovera dal 1860 e quarto, nella storia cittadina, ad essere nominato a fine anno. Sarà anche il quarto dell’Italia repubblicana; il 16 marzo 1951 fu nominato, infatti, quale Commissario prefettizio, il vice Prefetto di Messina, Sabino Alvino, che rimase a Palazzo Zanca fino alle amministrative del 25 maggio 1952. Commissario regionale, dal 27 febbraio 1964 al 5 marzo 1965, fu il vice Prefetto di Messina, Francesco Monaco; dal dicembre del 2003 sino al dicembre 2005, commissario a palazzo Zanca è stato infine il prefetto Bruno Sbordone. Prima del 1951 le gestioni commissariali furono affidate dal 28 agosto al 6 dicembre 1867, al Regio Delegato Straordinario, Giuseppe Cianciafara, divenuto sindaco alcuni mesi dopo; dal 10 febbraio al 1° aprile 1870 al Regio Delegato Straordinario, Francesco Giojeni D’Angiò; dal 12 ottobre 1876 al 27 dicembre dello stesso anno, a Francesco Minoia. Dal settembre del 1891 al 5 gennaio del 1892, Regio Commissario Straordinario fu Paolo Spadaro, eletto poi pro sindaco e che restò in carica sino all’ottobre 1892, quando si chiuse un ciclo di 22 anni in cui si succedettero 23 amministrazioni; Francesco Marzi fu poi Regio Commissario Straordinario dal 13 gennaio all’agosto 1894. All’inizio del secolo scorso, Regi Commissari furono, dal 12 febbraio al 21 marzo del 1900, Giulio Cacciò, dal 21 marzo al 4 agosto del 1900, Antonino De Giorgio ed Edoardo Verdinois, dal 28 marzo al 21 settembre del 1904, prima del Commissario Straordinario, Giuseppe Cardin Fontana, dal 7 maggio al 16 novembre 1906. Subito dopo il terremoto del 1908 fu nominato Commissario Straordinario Nicola De Bernardis, confermato sino al 14 febbraio 1909. Ancora un Commissario Straordinario, Alessandro Salvadori, dal 1 agosto 1909 al 6 giugno 1913 e nel 1913, per 27 giorni, dal 3 al 30 novembre, Michele Serra prima di un altro Regio Commissario, Antonino Crispo Moncada, che restò al Comune sino al 1 agosto 1914. Dal 27 settembre al 9 dicembre 1919, Manlio Presti fu il Commissario Straordinario, che precedette Eduardo D’Arenzio, l’ultimo Regio Commissario, che la città ha avuto e che restò in carica dal 9 dicembre 1919 al 24 novembre 1920. Dal 5 febbraio al 7 marzo 1923 Commissario prefettizio fu Giuseppe Viola, subentrando a se stesso, sindaco dal 24 novembre 1920. Sino al 30 agosto 1924 il Commissario fu poi Alfonso Denza, e quindi, sino al 24 dicembre 1926 Giuseppe Livoti, poi Podestà sino al 1° ottobre 1927, quindi gli successe sino al 1° luglio 1928, il Commissario Damiano Cottalasso; sino al 14 luglio dello stesso anno, Antonio Longo e poi sino al 17 novembre 1928, Gaetano De Blasio. Dal 6 luglio 1931 al 12 maggio 1933, Commissario Straordinario fu l’ex Prefetto, Ernesto Ciancialo, cui subentrò sino al 7 aprile 1935 il Commissario, Gian Augusto Vitelli. Dal 1° maggio al 31 luglio del ’43, in pieno bombardamento aereo, Commissario fu Giuseppe Catalano, cui successe, durante l’occupazione anglo-americana, dal 31 luglio al 20 agosto ’43, la gestione commissariale di Francesco Miceli, e poi un Commissario Prefettizio, Giuseppe Basile, dal 12 luglio ’44 al 30 giugno ’45.