Tutto rinviato per la delibera sulle opere compensative al Ponte

Tutto rinviato per la delibera sulle opere compensative al Ponte

Tutto rinviato per la delibera sulle opere compensative al Ponte

martedì 12 Gennaio 2010 - 12:53

Il Consiglio si riunisce ma decide di “congelare” tutto in vista di un confronto con la deputazione nazionale. Il sindaco avverte: entro il 1 febbraio dovremo votare. Calabrò lancia la “bomba”: «Stiamo perdendo i fondi per il Palagiustizia satellite»

Si potrebbe parlare di “primo round” per il consiglio comunale dedicato alla delibera sulle opere compensative al Ponte sullo Stretto, ma in realtà non è stato nemmeno questo. Definiamola, allora, una seduta “preliminare”, un primo approccio. Perché proprio nel giorno in cui la delibera, dopo mesi di analisi in Commissione Ponte, arriva in aula, il Pdl esprime l’esigenza di un confronto con la deputazione nazionale, definita all’oscuro degli emendamenti che, nella sostanza, modificano profondamente l’atto originario redatto dall’ing. Giovanni Caminiti, dirigente dell’ufficio Grandi Opere. Una tempistica “discutibile”, ma tant’è, questi sono i tempi della politica, soprattutto quella messinese.

L’esigenza di rinviare la trattazione della delibera era stata mostrata anche dal sindaco Giuseppe Buzzanca, presente in aula, per dare una forma unica al documento finale, comprensivo degli eventuali emendamenti. Ma con un’avvertenza: «Il 1 febbraio sarà dato incarico al gruppo di progettazione di redigere il progetto definitivo, dunque dobbiamo fare presto». Il Consiglio, dopo la proposta ufficiale di rinvio avanzata dal capogruppo del Pdl Pippo Capurro, è stato aggiornato a martedì. Nel frattempo, dunque, ci saranno i dovuti confronti, anche sulla modifica più importante della delibera, quella proposta dal presidente della Commissione Nicola Barbalace: lo spostamento della Marittima a Contesse, un’ipotesi “bocciata” da Caminiti ma che invece Buzzanca “si sente di condividere”, pur con dei correttivi sui quali si sarebbe confrontato ieri con Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina, durante la presentazione del progetto a Varapodio.

Il dibattito si è inevitabilmente ristretto a pochi interventi, non si è parlato in realtà né della delibera né degli emendamenti (ce ne sono due nuovi, di Ivano Cantello, sul rafforzamento dei Vigili del Fuoco e la creazione di un protocollo di legalità). Ma una “bomba” è arrivata lo stesso, da Felice Calabrò del Pd, seppur fuori argomento: il Comune avrebbe perso le somme previste per il Palagiustizia satellite, oltre 17 milioni di euro “dirottati” su Catania. Affermazione grave, di fronte alla quale il sindaco non ha battuto ciglio. L’ennesima sconfitta dell’apparato politico-burocratico di Messina?

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