Oggi i comuni di Messina e Reggio Calabria predisporranno la relazione da inviare al ministro Matteoli. Il quale si aspetta risposte dal tavolo tecnico, dopo la smentita di Rfi sul piano di dismissioni
Ci sarà davvero “l’apocalisse” temuta dalla Cgil e smentita dalle Ferrovie dello Stato? I comuni di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni tornano a riunirsi attorno a un tavolo proprio per evitare che ciò accada, forti delle rassicurazioni del ministro dei Trasporti Altero Matteoli, preoccupati per dei dati che, per quanto smentiti, esistono e tagliano fuori la Sicilia da ogni ragionamento di prospettiva di Trenitalia.
«Dopo la chiarissima smentita da parte delle Ferrovie dello Stato sull’esistenza di un piano di smobilitazione dei servizi di Trenitalia in Sicilia – ha detto ieri Matteoli – auspico che anche la Cgil ne prenda atto. Mi auguro che al tavolo istituzionale, aperto presso il Comune di Messina, si trovino adeguate soluzioni per evitare ogni tipo di penalizzazione al trasporto ferroviario nell’area dello Stretto e in Sicilia».
Oggi il sindaco Giuseppe Buzzanca e i colleghi dell’altra sponda dello Stretto, i quali, è bene dirlo, solo in parte sono toccati dalla smobilitazione messa a nudo dalla Cgil, dovranno predisporre una relazione dettagliata, frutto del lavoro svolto in questi giorni dai tecnici, con la quale individuare le risorse necessarie per il ripristino, anche sullo Stretto, di quel diritto universale alla mobilità calpestato dalle Ferrovie. Relazione che finirà sul tavolo di Matteoli, il quale dovrà dimostrare coi fatti che la smobilitazione non c’è né ci sarà mai. Ponte o non Ponte.