Zps e siti protetti, il Comune non ha ancora un Piano di Gestione. Ma la Regione lo ha approvato dieci mesi fa

Zps e siti protetti, il Comune non ha ancora un Piano di Gestione. Ma la Regione lo ha approvato dieci mesi fa

Zps e siti protetti, il Comune non ha ancora un Piano di Gestione. Ma la Regione lo ha approvato dieci mesi fa

martedì 13 Aprile 2010 - 08:28

Il presidente della commissione Urbanistica Guerrera invita l’amministrazione comunale a sollecitare l’operatività di uno strumento fondamentale per la tutela del territorio

Il sacco edilizio ha tanti mali d’origine e diverse concause. Si pensi, ad esempio, al fatto che buona parte delle concessioni edilizie arriva per “silenzio assenso”: il privato presenta il suo bel progetto e se entro 120 giorni non riceve risposta dal Comune, può ritenerlo approvato. Nove volte su dieci va così. Altro male: esiste una Commissione per la valutazione di incidenza ambientale, i cui pareri, però, da sempre sono monchi quando devono pronunciarsi su aree che ricadono in siti protetti (Zps e Sic), in quanto dalla Regione non è giunto il Piano di Gestione che ne dovrebbe regolare i provvedimenti. A sottolineare quest’ultima anomalia è Domenico Guerrera, presidente della commissione consiliare Urbanistica e consigliere dell’Udc. Il Piano di Gestione “Monti Peloritani” è stato approvato nel giugno 2009 dal dirigente generale dell’assessorato Territorio ed Ambiente, Rossana Interlandi, ed interessa i cosiddetti siti “Natura 2000”, denominati ITA030042 “Monti Peloritani, dorsale Curcuraci, Antennamare e Area Marina dello Stretto di Messina”. Ma secondo quanto prevede l’articolo 2 del decreto, «la mancata presentazione da parte del beneficiario finale delle integrazioni al Piano di Gestione individuate nell’art.1, comporterà la decadenza del decreto», mentre secondo l’articolo 6 l’Azienda Regionale Foreste Demaniali dovrebbe trasmettere al dipartimento Territorio e Ambiente gli elaborati finali del Piano di Gestione.

«Considerando l’importanza che riveste il Piano di Gestione della Zps, per una corretta pianificazione e salvaguardia del territorio ricadente all’interno della perimetrazione della Zona a Protezione Speciale, – scrive Guerrera – non riesco a comprendere per quali oscuri motivi un decreto approvato dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente il 30 giugno 2009 non risulta ancora operativo, nonostante le continue sollecitazioni dell’amministrazione comunale, con gravi pregiudizi per la tutela del territorio e danni economici per gli operatori del settore. L’Amministrazione stessa, in tutte le sue componenti, si deve rendere parte diligente per ottenere da parte di altri enti o Pubbliche Amministrazioni, tutti gli strumenti necessari alla pianificazione e salvaguardia del territorio comunale». Guerrera interroga sia il sindaco Buzzanca, «anche nella qualità di deputato regionale», sia l’assessore all’Urbanistica Corvaja, chiedendo se la Forestale abbia ottemperato alle prescrizioni previste ma soprattutto «qualora il Piano di Gestione fosse decaduto per mancanza di integrazioni, come previsto dall’art.2 del decreto, quali iniziative intendono adottare nei riguardi dei responsabili del procedimento che certamente non hanno adempiuto ai loro doveri istituzionali».

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