Furci, "furbetti del cartellino" dentro il Comune: 16 dipendenti sospesi. IL VIDEO

Furci, “furbetti del cartellino” dentro il Comune: 16 dipendenti sospesi. IL VIDEO

Veronica Crocitti

Furci, “furbetti del cartellino” dentro il Comune: 16 dipendenti sospesi. IL VIDEO

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venerdì 04 Novembre 2016 - 08:51

Per tutti loro, il Gip Monica Marino ha emesso un’ordinanza con l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. L'inchiesta conta in tutto 65 indagati.

Dovranno rispondere di frode ai danni dello Stato e falsa attestazione in ufficio i sedici dipendenti del Comune di Furci Siculo individuati dai poliziotti del Commissariato di Taormina come nuovi “furbetti del cartellino”. Un sistema convalidato, diffuso ed ormai ben collaudato quello messo in atto dai 16 funzionari all'interno dell'ente comunale, le cui condotte sono state immortalate da immagini, video e pedinamenti.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Roberto Conte si sono concentrate nei mesi di giugno e luglio del 2015 ed hanno permesso di appurare come i "furbetti" avessero ormai perso l'abitudine di strisciare il badge, certificando l'entrata in ufficio, senza poi però mettervi piede. Tantissimo il materiale raccolto dagli inquirenti, grazie ad apposite telecamere piazzate all'ingresso del Comune così come grazie all'analisi minuziosa di immagini e registri interni.

E' emerso come i 16 dipendenti continuassero le loro condotte furbette nonostante l'amministrazione comunale li avesse già ammoniti in precedenza, sia intensificando i controlli interni sia attraverso inviti formali al rispetto degli orari. Sono stati proprio i vertici dell'Ente Comunale a segnalare le anomalie alla Polizia di Stato facendo scattare l'intera inchiesta. Da alcuni video si nota chiaramente come molti funzionari si presentassero al timbro del badge con le buste della spesa in mano o, addirittura, con pantaloncini e maglietta, pronti per poi "fuggire" a mare.

In altri casi, invece, non si presentavano affatto, affidando il proprio cartellino ai colleghi. Molte delle assenze, poi, venivano falsamente giustificate come "assenze di servizio" con uno specifico codice. In totale, ne sono state registrate 150 non giustificate. Anche le pause di caffè erano esageratamente "ampie": a fronte di un tempo previsto di 10 minuti, si sono registrati casi di "furbetti" che hanno accumulato 20 ore.

Tra i casi "limite", appare anche quello di un dipendente che, su 26 giorni lavorativi, si sarebbe assentato per ben 25 giorni. Per tutti loro, il Gip Monica Marino ha emesso un’ordinanza con l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. L'inchiesta conta in tutto 65 indagati su 85 funzionari.

Veronica Crocitti

ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 12.15

4 commenti

  1. Licenziamento in tronco e a casa.

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  2. Licenziamento in tronco e a casa.

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  3. Ma 86 dipendenti in un comune di 2600 abitanti non sono troppi? Questo è il problema. Non avendo niente da fare se ne andavano a spasso. E il fatto che il comune nonostante tutto funzionava lo stesso è la prova che basterebbero 20 dipendenti e non 86. Altro che comuni dissestati. È il sistema che è inaccettabile. E conla faccia tosta i sindaci pretendono ancora più risorse per assumere altri manciafranchi ed aumentano i tributi locali. VERGOGNA

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  4. Ma 86 dipendenti in un comune di 2600 abitanti non sono troppi? Questo è il problema. Non avendo niente da fare se ne andavano a spasso. E il fatto che il comune nonostante tutto funzionava lo stesso è la prova che basterebbero 20 dipendenti e non 86. Altro che comuni dissestati. È il sistema che è inaccettabile. E conla faccia tosta i sindaci pretendono ancora più risorse per assumere altri manciafranchi ed aumentano i tributi locali. VERGOGNA

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