Iniziativa "in tre fasi": convegno e premi a Palazzo Alvaro, memoria al Monumento ai Caduti, sfilata sul Corso e Messa per il Patrono in Duomo
REGGIO CALABRIA – S’è tenuta stamattina a Reggio la prima Festa regionale della Polizia locale calabrese, fortemente voluta dalla Regione Calabria, nell’occasione concretamente organizzata – su impulso del comandante della Polizia locale di Reggio Calabria Salvatore Zucco subito raccolto dall’omologo della Polizia metropolitana, Francesco Macheda – in sinergia con gli Enti locali reggini.
Tra i presenti, decine e decine di vigili urbani e agenti di Polizia provinciale e metropolitana, diversi sindaci, lo stesso presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
A Palazzo Alvaro i riconoscimenti
Tre fasi per la celebrazione della Festa annuale, oggi alla prima edizione.
La parte convegnistica a Palazzo Alvaro, con 21 Enti premiati per l’impegno profuso ai tempi della pandemia “rischiando la pelle”. I riconoscimenti sono andati alla Città metropolitana reggina, alla Provincia di Cosenza e poi a 19 Comuni (tra i quali tutt’e cinque quelli che includono i capoluoghi di provincia): Lamezia Terme, Amantea, Castrovillari, Catanzaro, CoriglianoRossano, Cosenza, Crotone, Isola Capo Rizzuto, Melito Porto Salvo, Palmi, Reggio Calabria, Rende, Scalea, Serra San Bruno, Soverato, Taurianova, Taverna, Tropea e Vibo Valentia.
Ricordati i caduti in servizio
Poi l’omaggio ai Vigili urbani vittime del servizio, svoltosi al Monumento ai caduti e scandito dalle note dell’Orchestra giovanile di Reggio Calabria diretta dal maestro Roberto Caridi, vero momento ‘aperto’ dell’intera manifestazione con gonfaloni a garrire al vento.
Sfilata sul corso. Poi la Messa per il Patrono, San Sebastiano
Da ultimo la sfilata lungo corso Garibaldi fino al Duomo. In Cattedrale l’arcivescovo della Diocesi Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone, ha celebrato la Messa in onore di San Sebastiano, Patrono della Polizia locale.
Fra criticità e impegno quotidiano
Poi, è chiaro!, la quotidianità è fatta di criticità & impegno, come evidenziato ieri in sede di presentazione della Festa dai comandanti di Polizia locale e Polizia metropolitana, Salvatore Zucco e Francesco Macheda, accanto ai sindaci facenti funzioni di Comune e Città metropolitana, Paolo Brunetti e Carmelo Versace rispettivamente, all’assessore comunale alla Sicurezza Giuggi Palmenta e al consigliere metropolitano delegato Salvatore Fuda.
Occhi apertissimi su commercio irregolare e monopattini elettrici, la Polizia locale reggina ha registrato numeri da capogiro nella guerra all’abbandono dei rifiuti.
«Numeri che non avevamo mai raggiunto – ammette il comandante Zucco –. Grazie alla fiducia concessa dalla Procura della Repubblica, abbiamo deferito all’Autorità giudiziaria oltre 30 persone, accertato oltre tremila verbali per abbandono di rifiuti e applicato quattro misure cautelari restrittive della libertà personale».
Polmetro, torna il vecchio Dna da Polizia “ambientale”
Peraltro, quanto alla Polizia metropolitana il consigliere delegato Salvatore Fuda ha chiarito che avrà per specializzazione proprio la repressione dei reati ambientali; antico Dna della Polizia provinciale che fu. «Di fatto, oggi quella peculiarità torna grazie alla “legge Delrio” – ha spiegato il comandante della Polizia metropolitana reggina Francesco Macheda -. Infatti, nella legge istitutiva delle Città metropolitane, una parte importante delle competenze loro attribuite riguarda proprio l’ambiente. Fermo restando – puntualizza – che noi cerchiamo di sopperire ai numeri risicati agendo in sinergia con le forze dell’ordine e con le unità assegnate ad altri Comandi di Polizia locale».
Organico, punto dolente
Ed è chiaro che proprio il personale è il ‘nodo’ comune a entrambi i Corpi, quello cittadino e quello metropolitano. Su quest’ultimo fronte, caute le richieste anche perché si parte da un numero già risicatissimo (27 unità) di personale effettivamente in organico, quindi anche se si ottenesse un 10-15% di personale in più in cifre assolute parleremmo giusto di tre-quattro operativi in più, a fronte di un territorio molto ampio composto da 97 Comuni diversi.
Su Reggio città invece dovrebbero arrivare nell’anno in corso da procedure concorsuali 13 unità, e di nuovo – stavolta per 28 agenti – si dovrebbe fare ricorso a contratti di formazione-lavoro a termine, della durata di un anno.