A far scattare le indagini era stata una segnalazione del commissariato di Augusta.
E’ una mamma messinese di 33 anni la donna accusata di aver inviato ad un pedofilo 31enne di Augusta le foto delle parti intime dei suoi bambini, in cambio di regali.
L’indagine portata avanti dalla Polizia Postale di Catania si è conclusa stamattina con l’arresto sia della donna che del pedofilo, adesso rinchiusi nel carcere della città etnea con l’accusa di produzione di materiale pedopornografico.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo si fingeva una ragazzina per “rimorchiare” minorenni e bambini su Facebook. Dapprima intratteneva amicizia e poi, entrando sempre più in confidenza, si faceva inviare le foto osé.
Gli inquirenti hanno sequestrato i cellulari ed i computer sia della donna che dell’uomo, ritrovando parecchio materiale. A far scattare le indagini era stata una segnalazione del commissariato di Augusta. Gli investigatori, anche con attività sotto copertura, sono così riusciti a dare un nome ed un volto al pedofilo, nonché ai ragazzini vittime delle sue attenzioni. (Ve. Cro.)
SAPREI COSA FARE A QUESTA M…..A E MI FERMO QUI ALTRIMENTI NON VERREBBE PUBBLICATA LA NOTIZIA. SCHIFO
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Meno male che c’e’ la POLIZIA POSTALE a difendere il diritto di un pieno, sano e libero utilizzo di INTERNET. Rifacendosi al motto del Corpo “SUB LEGE LIBERTAS”. Sottolineo questo concetto, perché, in Italia, sono in troppe le persone “che di umano hanno solo l’aspetto” le quali ritengono che l’unica legge che riconoscono sia quella che esse stesse hanno scritto ed imposto ai/alle propri/e servi/e, mal tollerando, percio’ chi vuole solo lavorare e vivere onestamente.
Meno male che c’e’ la POLIZIA POSTALE a difendere il diritto di un pieno, sano e libero utilizzo di INTERNET. Rifacendosi al motto del Corpo “SUB LEGE LIBERTAS”. Sottolineo questo concetto, perché, in Italia, sono in troppe le persone “che di umano hanno solo l’aspetto” le quali ritengono che l’unica legge che riconoscono sia quella che esse stesse hanno scritto ed imposto ai/alle propri/e servi/e, mal tollerando, percio’ chi vuole solo lavorare e vivere onestamente.
COSE DI FARE RIZZARE I CAPELLI
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