Il Pronto soccorso aperto h24. Forza Italia: "Basta sgambetti". Picciolo: "Problemi risolti"

Il Pronto soccorso aperto h24. Forza Italia: “Basta sgambetti”. Picciolo: “Problemi risolti”

Rosaria Brancato

Il Pronto soccorso aperto h24. Forza Italia: “Basta sgambetti”. Picciolo: “Problemi risolti”

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lunedì 11 Luglio 2016 - 11:00

"Basta con gli sgambetti. Si creano problemi sul nulla." Così i deputati di Forza Italia Formica e Gullo. Interviene anche Picciolo e Vullo revoca il provvedimento di chiusura.

Come annunciato ieri a Tempostretto dall'assessore Gucciardi (leggi qui l'articolo) non ci sarà alcuna chiusura nottura del pronto soccorso del Piemonte.rOggi Vullo ha revocato il provvedimento che aveva disposto la chiusura dalle 20 alle 8 del mattino. Intanto oggi si registrano la conferenza stampa di Forza Italia e la replica di Picciolo a Formica.

Al traguardo ci si arriva se si fa squadra e se non ci sono sgambetti. Questo il senso della conferenza stampa degli esponenti di Forza Italia in merito alla telenovela Piemonte che ogni settimana ci riserva “sorprese” e piccoli colpi di scena.

A ribadire l’impegno della forza politica in questa vicenda sin dall’inizio sono stati i diretti interessati, Santi Formica, primo firmatario di quel disegno di legge Ircs-Piemonte che si è concretizzato nella legge 24 di ottobre, la parlamentare Mariella Gullo, il capogruppo azzurro Pippo Trischitta, il capogruppo di Felice per Messina Giuseppe Santalco e la consigliera comunale Nora Scuderi.

Se l’ordigno della chiusura notturna del Pronto soccorso è stato disinnescato in seguito alle intese raggiunte dal direttore generale Vullo e dal direttore generale dell’Asp Sirna, i rappresentanti di Forza Italia hanno sottolineato come in questi quasi due anni ci sia stato chi di giorno ha tessuto una tela che di notte altri disfacevano.

“Mi sono impegnata in prima persona a Roma, al ministero economia e finanze ed a quello della salute affinchè i necessari pareri arrivassero- ha spiegato la parlamentare Mariella Gullo- Ma non si è visto nessuno dei colleghi nazionali in queste settimane. Spiace vedere che poi si è perso tanto tempo inspiegabilmente”.

Tra i “misteri” del caso Piemonte infatti c’è quel decreto attuativo dell’assessore Gucciardi rimasto nel cassetto del dirigente del Dipartimento da maggio fino all’8 luglio quando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Nessuno finora ha capito perché non sia stato pubblicato prima e soprattutto perché l’assessore non abbia sollecitato il dirigente. A mitigare gli effetti del disagio è stata la trasmissione del decreto ai diretti interessati, i manager di Papardo e Irccs che si sono subito attivati sul fronte personale, evitando così di perdere altro tempo.

“Non dimentichiamo da dove eravamo partiti-commenta Santi Formica- Perché due anni fa stavamo parlando della chiusura del Piemonte, adesso invece raccontiamo un’altra storia. Quello che non comprendo è perché si creino problemi sul nulla. Non capisco perché l’assessore ha accettato il fatto che il suo dirigente non abbia pubblicato il decreto. Non comprendo perché Gucciardi abbia consentito al suo manager, Vullo, di disporre la chiusura notturna del pronto soccorso da lunedì 11 andando contro alla stessa legge 24. Stranamente l’accordo con l’Asp è stato trovato in poche ore, al punto che c’è da chiedersi se non sia stato, un problema creato ad arte. Lo stesso Aliquò dell’Irccs mi ha confermato che sono pronte le assunzioni dei trimestrali perché il Pronto soccorso deve funzionare nel migliore dei modi. Allora, pur comprendendo che Vullo sapesse come gestire le ferie è bene anche aggiungere che nessuno deve più tentare colpi di mano”.

Insomma, in linea di massima il percorso è tracciato e non dovrebbero più esserci “sorprese” estive, provvedimenti di smantellamento e simili. Formica rinnova l’appello a far squadra anche se per gran parte di questi mesi la “formazione tipo” era un’altra “Formica-Picciolo-Germanà” e invece, strada facendo e con l’approssimarsi delle elezioni regionali , l’unità di un tempo è acqua passata.

“Altrove la squadra la fanno, ma qui, ricordo che Picciolo è Picciolo”, conclude Formica lanciando una staffilata al suo collega.

Le ultime frecciate Trischitta e Santalco le hanno riservate al sindaco Accorinti che sul caso Piemonte ha brillato solo per “assenza” e tranne sporadici interventi e la firma dell’ordinanza di ottobre ha lasciato la questione in mano alla deputazione.

Il silenzio di Accorinti è assordante- dichiarano i due capigruppo- nonostante lui sia la massima autorità sanitaria cittadina. Invece, ha lasciato che siano altri ad occuparsene e noi siamo grati alla deputazione di centro-destra per i risultati raggiunti. L’invito è a non abbassare la guardia perché gli sgambetti possono esserci ogni giorno”.

In effetti questi due anni di telenovela Piemonte ci hanno insegnato che nulla è definitivo e le sorprese non mancano mai.

A Formica replica brevemente Picciolo: "con garbo vorrei dire a Formica che se io sono io e lui è lui…., poi non voglio ricordare come continua la frase, il giochino lessicale di quando eravamo bambini, ma calza a pennello. Prendiamo invece atto che tutto è andato per il meglio al Piemonte, ma smettiamola con le analisi dietrologiche. O forse siamo arrivati nel canton Ticino per il Piemonte e in Afirca per Tremestieri? Putroppo è sempre la stessa palla al piede della burocrazia regionale e nazionale. Forse si poteva parlare di questo in conferenza stampa"

Domani al Neurolesi intanto sbarcheranno i deputati della Commissione Ars sanità.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. L’impressione che si ricava da quest’andazzo è che, per molto tempo, non si sia dialogato tra le persone giuste, ma siano prevalsi, il silenzio e l’oblio. Ma, poiché DURA LEX SED LEX, volenti o nolenti, la si è DOVUTA applicare. COME DIRE “LAVORI IN CORSO”. Semmai, quel che importa è poter dire, SEMPRE, che, nel complesso degli edifici del ex P.O. Piemonte, regnano solo EFFICIENZA, PROFESSIONALITA’ E COMPETENZA. QUESTO PERCHE’, RICORDIAMOCELO, OGNUNO DI NOI NE POTREBBE AVERE BISOGNO, PRIMA O POI.

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  2. L’impressione che si ricava da quest’andazzo è che, per molto tempo, non si sia dialogato tra le persone giuste, ma siano prevalsi, il silenzio e l’oblio. Ma, poiché DURA LEX SED LEX, volenti o nolenti, la si è DOVUTA applicare. COME DIRE “LAVORI IN CORSO”. Semmai, quel che importa è poter dire, SEMPRE, che, nel complesso degli edifici del ex P.O. Piemonte, regnano solo EFFICIENZA, PROFESSIONALITA’ E COMPETENZA. QUESTO PERCHE’, RICORDIAMOCELO, OGNUNO DI NOI NE POTREBBE AVERE BISOGNO, PRIMA O POI.

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