L'amministratore delegato della Stretto di Messina spiega che sono poche le prime case interessate. A breve uno sportello al Palacultura
“La nostra città dovrà avere un ruolo centrale nell’ambito della realizzazione dell’opera, come nella individuazione delle opere di accompagnamento e di pianificazione infrastrutturale in generale con l’obiettivo di massimizzare le ricadute positive del ponte sul nostro territorio”.
Così il sindaco Federico Basile, ieri, al termine di un incontro a Palazzo Zanca con l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci. Per fare “il punto delle attività in corso e in programmazione per la realizzazione del ponte” erano presenti anche il direttore generale Salvo Puccio e il vicesindaco Salvatore Mondello.
Ciucci ha annunciato che a breve verrà aperto uno sportello espropri al Palacultura, anticipando che le case interessate dagli espropri sono circa 300 a Messina e 150 a Villa San Giovanni (ci sono anche altri espropri su terreni non edificati), molte delle quali seconde o terze case. Il prossimo 18 marzo il progetto aggiornato sarà presentato in Aula consiliare al Comune di Messina.
Non è lo stesso che nel 2012 è andato sul Viadotto Ritiro per celebrare la chiusura dei lavori dello svincolo a Giostra? Nel 2012 ancora parliamo di Ponte da affidare a questi personaggi?
Come se l’unico problema sia rappresentato dalle case “dei ricchi” (una narrativa di pura propaganda) nella zona di Ganzirri/Faro . Anche perché ci saranno altrettanti edifici che verranno espropriati e probabilmente danneggiati lungo tutto il tracciato della ferrovia/metropolitana dalla via Santa Cecilia fino a Ganzirri.
Il sindaco Basile ha certamente ,come è giusto,preso visione diretta dei complessi Torre Faro,Due Torri,,del residence Margi e di tutte le case che saranno espropriate e distrutte, delle centinaia di case che non saranno espropriate ma inabitabili per tutta la durata del cantiere.
Ma questo chi lo conosce. Viene da fuori e pretende di buttare via di casa la gente?