Lo sostiene "Spazio no ponte": "Si prendono dal Fondo d isviluppo e coesione"
MESSINA – Ponte sullo Stretto: il governo rimodula i fondi. E, per il movimento Spazio No ponte, si tratta di un “furto”: “Lo abbiamo sempre saputo e detto. E’ un furto ai danni del nostro territorio, del nostro paesaggio, del nostro futuro. Adesso c’è la confessione firmata e certificata nella legge di Bilancio. Gli 11,6 miliardi per la realizzazione del ponte sono solo messi lì, ipotetici, in attesa di trovare risorse alternative a quelle pubbliche. Servono a permettere l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess, che non potrebbe avere luogo, appunto, senza la fonte di finanziamento”.
E ancora: “I soldi veri, invece, quelli che serviranno a pagare i progettisti, la governance, il Comitato Scientifico e l’avvio dei lavori sono presi dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. Sarà, insomma, solo una partita di giro. Risorse già destinate a infrastrutture per la Sicilia e la Calabria verranno concentrate sul ponte, impoverendo ulteriormente le due regioni. Abbiamo davanti una chiara politica economica estrattivista che espropria i territori e i loro abitanti per foraggiare le élite. E ci chiedono, poi, perché faremo di tutto per impedire tanto scempio … Dovrebbero dirci, al contrario, perché non dovremmo farlo”.
Dobbiamo lottare e lottare contro questa assurdità del ponte….lo stretto non si tocca…non facciamoci sottomettere da questo governo dittatoriale e dal signor Salvini….
E da dove si vuole che vengano preso i soldi ? Dai fondi destinati alla Toscana o da quelli destinati al Veneto ?!?!?!?
Questo è il primo buco. Chi sa quanti ne seguiranno
Forse, ma forse, ora qualche siciliano si sveglierà
Facciamo un referendum sicilia e calabria
Facciamo il referendum sicilia e calabria
Ovviamente i soldi destinati a migliorare le infrastrutture “serviranno per il ponte” se il ponte non si farà i soldi non spesi (diranno per nostra colpa) dirottati ad altro. Chi ha mandato questa gente al governo, ci pensi e scenda in piazza, prima che lo scempio inizi