Soddisfatto l'ad della società Stretto di Messina Ciucci. Ma l'opera è destinata a continuare a dividere
Ponte sullo Stretto. La Commissione europea delibera il cofinanziamento per la progettazione ferroviaria legata alla grande opera. Di preciso, è lo strumento finanziario Cef (Connecting Europe Facility) ad assumere il provvedimento (fonte Ansa).
“Una quota di 25 milioni di euro”
Da parte sua, l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, a margine del G7 Commercio a Villa San Giovanni, ha commentato così la decisione: “Il finanziamento del progetto esecutivo è un importante segnale da parte dell’Unione europea. Si tratta di una quota di 25 milioni di euro, pari al 50% dell’importo relativo alla parte ferroviaria dell’intera opera. L’Unione europea conferma in questo modo la strategicità del Ponte all’interno delle reti Ten-T (Rete transeuropea dei trasporti, n.d.r.)”.
In ogni caso, il tema rimane divisivo. E si attendono i pareri decisivi, soprattutto sul piano ambientale, in relazione alle osservazioni e richieste d’integrazioni presentate.
…..GRANDI….. alla faccia dei RETROGADI del NO PONTE…. .
In effetti si delibera un finanziamento di 25 milioni per la progettazione. Alla faccia del progetto definitivo. Si deve ancora progettare, lo esplicita la delibera stessa. Bisogna saper leggere.
Articolo poco chiaro; l’Europa dice che è cofinanziabile SOLO la parte ferroviaria e che, dopo una prima comunicazione sulla fattibilità, non ha mai ricevuto la documentazione a supporto, tra cui la valutazione costi/benefici.
Perchè non finanziano dei nuovi acquedotti o le nuove autostrade con tutti i viadotti messi in sicurezza, anzichè transitabili ad una sola corsia?
Per queste cose i soldi non si trovano.
Grande! 25 milioni! Lo 0,18 per cento del costo! E tutto il resto…dove si troverà? Non doveva essere un’opera a costo praticamente zero grazie all’Europa e ai finanziamenti dei privati? Aspettiamo le tasse appositamente create