Zona Nord di Reggio, sacchetti di spazzatura accatastati ovunque. Se vengono tolti, la collina di scarti si ricrea in un istante. Non mancano le “chicche”
Sacchetti di spazzatura accatastati ovunque, a decine. Siamo al ponte della Libertà, zona Nord di Reggio Calabria: le collinette di rifiuti sono diverse, sempre negli stessi punti.
Nel senso che giacciono per settimane senza essere rimosse, d’accordo. Ma anche nel senso – ben conosciuto dai residenti dell’area – che appena vengono portate via, immediatamente si riformano, magicamente, sempre nei medesimi luoghi.
Immagine beffarda
Uno degli angoli “preferiti” è giusto accanto alla popolare edicola del quartiere. Lo spettacolo è triste a vedersi: tantissima immondizia, vestiti per bambini, mobili, tante cassette per la frutta. E il tutto a fare corona a un palo per la cartellonistica pubblicitaria.
Immagine beffarda, questa prateria di spazzatura è così sormontata dai manifesti pubblicitari con cui il Comune offre le indicazioni per il pagamento della Tari. Cioè appunto la tassa per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che però – come da foto – in zona è ai minimi termini. Non certo per responsabilità del solo Comune, ma anche e soprattutto dei tanti lordazzi che fanno strame del decoro urbano e del buonsenso.
E, in molti casi, si tratta di soggetti che proprio quell’imposta purtroppo la evadono.
Lordazzi tecnologici…
Altri cumuli, come al solito, nei pressi del doppio svincolo che da un lato porta alla facoltà d’Ingegneria, dall’altro all’imbocco della tangenziale e dell’autostrada “A2 – del Mediterraneo”. E qui la faccenda si fa complessa, perché tra un sacchetto e l’altro di scarti, che in ogni caso non dovrebbero certo giacere in strada o sui marciapiedi, ci sono rifiuti particolari.
Per esempio, una borsa neanche così logora. E soprattutto, una stampante multifunzione. Che ovviamente è il tipico rifiuto Raee (Rifiuti d’apparecchiature elettriche ed elettroniche).
Una stampante, magari non più funzionante, catapultata in strada così.Tra faretti, buste del supermercato piene di frazione umida, bottiglioni in plastica di qualche detersivo per i piatti.