Il Governatore: "Sì al tavolo di confronto ma il collegamento stabile nello Stretto è prioritario. Roma decida se vuole riprendersi in toto le concessioni autostradali..."
MESSINA – “Il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria resta per noi una priorità fondamentale. Sul Cas (il consorzio autostrade siciliane) Roma decida se vuole riprendersi in toto le concessioni autostradali o aiutarci a sostenere il risanamento di un ente che abbiamo trovato depotenziato”.
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, lo ha detto al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, questa mattina, nel corso di un incontro in video conferenza. Insieme al governatore vi erano l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e i dirigenti generali dei dipartimenti Infrastrutture e Tecnico (Fulvio Bellomo e Salvatore Lizzio”. “Siamo pronti a sederci ad un tavolo di confronto con ministero” ha chiarito Musumeci a Giovannini, evidenziando che “vanno bene soluzioni immediate mirate a velocizzare l’attraversamento dinamico dello Stratto; ma il collegamento stabile (il Ponte) tra la Sicilia e la Calabria resta per noi una priorità fondamentale”. Il ministro, dal canto suo, ha proposto un Tavolo di confronto tra il ministero e la Regione su trasporti e infrastrutture in Sicilia. Giovannini ha ribadito che il collegamento stabile nello Stretto non sarà incluso nel Pnrr (piano nazionale ripresa e resilienza). Al contempo ha detto di aver chiesto alla commissione che sta affrontando la valutazione dell’opera indicazioni “su cosa si può fare nel breve termine per migliorare l’attraversamento “dinamico”, su cui ci sono grandissimi margini per operare subito, fermo restando che non si tratta di una alternativa al collegamento stabile”.
“Soluzioni nell’immediato per velocizzare l’attraversamento dello Stretto – ribatte Musumeci – ci vedono assolutamente disponibili. Sia chiaro, però, che il nostro Governo sta scommettendo sul trasporto ferroviario e che per noi l’alta velocità per poter passare da Messina a Reggio Calabria in tre minuti rimane una necessità fondamentale. Solo così potremo fare della Sicilia una piattaforma logistica del Mediterraneo e dare ai siciliani trasporti degni di una Nazione civile”.
Per quanto concerne le concessioni al Cas, il governatore ha detto al ministro Giovannini che “il governo regionale ha ereditato un carrozzone, trasformandolo in tre anni in un ente sano e serio, malgrado debba recuperare anni di omissioni e di mancate manutenzioni. Perciò, se lo Stato vorrà riprendersi le concessioni lo faccia in toto, non ci strapperemo le vesti. Altrimenti, ci sostenga nel processo di risanamento del Cas, per esempio versando nelle casse dell’ente i 110 milioni ancora attesi per la Siracusa-Gela. Sarà un tema di discussione al tavolo di confronto”.
CAS ente sano e serio? Caro Musumeci com’è che in pochi mesi l’asfalto nuovo della Messina Catania si sta sbriciolando? Se questo è il simbolo del risanamento…
Il Cas carrozzone era e carrozzone è rimasto e la colpa è sempre degli altri