Ponte e via libera ambientale, pubblicate le 62 prescrizioni IL DOCUMENTO

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Redazione

Ponte e via libera ambientale, pubblicate le 62 prescrizioni IL DOCUMENTO

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martedì 19 Novembre 2024 - 18:35

Ecco le modifiche al progetto richieste dalla Commissione tecnica del Mase. In rilievo la necessità di un "aggiornamento continuo sugli aspetti simici"

Ponte sullo Stretto: sono ora pubbliche le 62 prescrizioni legate al via libera ambientale. La commissione di Valutazione d’impatto ambientale ha infatti espresso all’unanimità parere favorevole al progetto definitivo. Per la precisione, il sì è della Commissione tecnica di valutazione dell’impatto ambientale Via e Vas (Valutazione ambientale strategica) del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase).

Sul tema ponte, intanto, il dibattito resta acceso e la lettura delle 60 osservazioni creerà ulteriori scontri politici. Grande l’attenzione, da parte chi è contrario, agli aspetti sismici. Vediamo che cosa si legge nel documento. Di sicuro si ritiene “necessario un aggiornamento continuo su questo versante”.

Valutazioni sul tema sismico

“Sulla base della documentazione trasmessa all’epoca, nel parere 1185/2013 sono state espresse le seguenti considerazioni:
“L’aggiornamento degli studi geo-sismo-tettonici è stato condotto dall’Università di Roma “La Sapienza” e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), integrando le conoscenze sismologiche e storiche, aggiornate al 2010, con tutti i dati geologici, tettonici, geodinamici, morfobatimetrici e geodetici disponibili fino al 2010 dai diversi autori che si sono occupati di tali studi nell’area dello Stretto di Messina. Gli aggiornamenti più significativi, basati su osservazioni e metodiche di indagine non disponibili in sede di Progetto Preliminare, si riferiscono: alla geologia delle sponde di fondazione; alla morfobatimetria del settore dello Stretto di Messina in esame, costituente un contributo originale ed inedito allegato alla Relazione di Ottemperanza; al quadro sismotettonico deducibile dall’assetto strutturale ricostruito grazie agli aggiornamenti bibliografici ad oggi disponibili e al rilievo strutturale di superficie condotto nell’ambito degli studi di base del Progetto Definitivo, supportato dall’analisi dei dati geodetici resi disponibili dalla rete GPS locale.
Considerato il particolare assetto geologico – strutturale, geodinamico, sismotettonico dell’area dello Stretto di Messina, e in considerazione di quanto avvenuto in Emilia-Romagna nei recenti eventi simici di magnitudo ben più bassa di quelli attesi nell’area dello Stretto in esame,

  • si ritiene necessaria la prosecuzione, in fase di attuazione, delle attività di aggiornamento continuo e l’integrazione degli studi che riguardano tali aspetti come prescritto (“Gli studi geo – sismotettonici dovranno essere costantemente aggiornati integrando le conoscenze sismologiche e storiche con gli aspetti geo – tettonici……”), con particolare riferimento al rischio “Tsunami” ed alla pericolosità sismica locale.”
    Nel SIA – Generale-Relazione Vol.2/3 (Fase di riavvio L.58/2023) il Proponente riporta che: “Gli approfondimenti del quadro sismo-tettonico e del quadro geodinamico rispetto a quanto presentato nel Progetto Definitivo del 2011, saranno basati sulla revisione della letteratura scientifica e sugli aggiornamenti delle banche-dati pertinenti per il periodo 2010-2023. Si tratta di un periodo relativamente lungo, che ha visto una notevole produzione di nuovi dati e nuove ipotesi interpretative, anche grazie alla crescita della comunità scientifica di riferimento e al completamento di numerosi progetti di ricerca che hanno riguardato l’area dello Stretto e le zone limitrofe. L’attività dovrà mettere in risalto nuovi dati, analisi e interpretazioni scientifiche disponibili a partire dal 2010, secondo cinque filoni principali di attività:
  • la geologia recente dell’area dello Stretto di Messina, con riferimento ai caratteri dei depositi di fondazione dei piloni del Ponte e delle opere di collegamento alla rete viaria e ferroviaria, la sua tettonica attiva, sempre con riferimento alla collocazione del Ponte, e la sua sismicità recente (Scarfì et al., 2009; Argnani, 2011; Bonini et al., 2011; Polonia et al., 2012; Neri et al., 2021; Sgroi et al., 2021; Meschis et al., 2022; Tripodi et al., 2022);
  • il terremoto del 1908, i suoi effetti sul costruito e sull’ambiente, la geometria e i caratteri della sorgente sismica (Aloisi et al., 2013; Convertito e Pino, 2014; Ridente et al., 2014; Meschis et al., 2018; Barreca et al., 2021; Argnani e Pino, 2023). Si noti che per il terremoto del 1908, nel relativamente breve periodo considerato, sono state elaborate ben tre proposte di sorgente, tutte parzialmente o totalmente alternative a quella adottata nel Progetto Definitivo (Aloisi et al., 2013; Meschis et al., 2018; Barreca et al., 2021): ID_11169 – Collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. Aggiornamento e completamento della procedura di VIA, ex art. 3, comma 4, del D.L. 35/2023, art. 225 del D.Lgs. 36/2023 e artt. 165, 167 e 183 del D.Lgs. 163/2006, integrata con la procedura di valutazione di incidenza e la verifica del Piano di utilizzo terre e rocce da scavo ex art. 9, D.P.R. 120/2017, e della Verifica di ottemperanza, ex artt. 166 e 185 del D.Lgs. 163/2006 579
    ma si noti anche che le tre proposte sono state oggetto di critiche in quanto ritenute basate su tecniche non robuste o utilizzate in modo errato (De Natale e Pino, 2014; Pino et al., 2021; Argnani, 2022);
  • la geodinamica a grande scala del Mediterraneo centrale, con particolare riferimento ai rapporti tra l’area ionica e quella tirrenica, al processo di subduzione al di sotto del Tirreno meridionale, ai caratteri del vulcanismo attivo e quiescente (Serpelloni et al., 2010; Doglioni et al., 2012; Maesano et al., 2017; Tiberti et al., 2017; Caraffa et al., 2018; Tripodi et al., 2018);
  • la pericolosità da maremoto; che costituisce un tema meritevole di approfondimento in sede di Progetto Esecutivo, la cui trattazione assume notevole importanza con riferimento sia al possibile impatto sulle opere di collegamento del Ponte alla rete viaria e ferroviaria, sia agli eventuali rischi per le aree di cantiere durante la realizzazione dell’opera (Pino et al., 2009; Billi et al., 2010; De Martini et al., 2012; Fu et al., 2017;
    Schambach et al., 2020; Argnani, 2021; Basili et al., 2021; Tonini et al., 2021; Polonia et al., 2012);
  • la geologia dei fondali marini dello Stretto di Messina e dei settori adiacenti, con particolare riferimento alle evidenze a mare di fagliazione, nonché di depositi e forme quali possibili indicatori di attività tettonica recente (Goswami et al., 2014; Longhitano, 2018; Martorelli et al. 2023; Schulten et al., 2023; Polonia et al., 2023).
  • A seguito della richiesta di integrazioni, il Proponente ha effettuato un primo aggiornamento e presentando un quadro aggiornato della definizione degli scenari di rischio sismico in relazione allo stato attuale dei luoghi, alla fase di costruzione e allo stato post-operam.
  • Il Proponente descrive, altresì, come verranno eseguiti gli aggiornamenti in fase di PE e che gli studi geo-sismotettonici saranno costantemente aggiornati, partendo dalle ultime revisioni aggiornate al quadro conoscitivo
  • Conclusioni
  • Come da prescrizione, gli studi dovranno essere aggiornati in maniera continuativa, al fine di rendere disponibile per la progettazione i dati più aggiornati.
  • Alla luce della documentazione aggiornata, si conferma che la prescrizione è PARZIALMENTE OTTEMPERATA per la presente fase e OTTEMPERABILE prima dell’approvazione del progetto esecutivo”.

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Un commento

  1. Prevedibili tempi biblici per la sua costruzione.

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