Ponte, il sì ambientale non cancella i dubbi politici

Ponte, il sì ambientale non cancella i dubbi politici

Marco Olivieri

Ponte, il sì ambientale non cancella i dubbi politici

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giovedì 14 Novembre 2024 - 06:30

Rimangono tanti i nodi da affrontare mentre Messina rischia d'essere condizionata in modo pesante, per anni, daii lavori per la grande opera

di Marco Olivieri

MESSINA – Il via libera al progetto ponte sullo Stretto era scontato. Così anche risultano prevedibli le indicazioni della Commissione tecnica di valutazione dell’impatto ambientale del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) di fare alcune modifiche necessarie. In questo caso, 60 prescrizioni. Ma sia nell’ipotesi in cui sia stato detto “sì” per intimo convincimento dei tecnici, sia nell’eventualità in cui abbia pesato l’effetto psicologico dell’enorme investimento politico sulla grande opera, da parte del centrodestra e del ministro Salvini (nella foto con il senatore Germanà), i nodi rimangono tutti.

L’unicità dello Stretto e l’impatto sul territorio

Ai dubbi di natura economica si aggiungono i timori che la bellezza e unicità dello Stretto vengano deturpate. E a questo s’accompagna la convinzione che, sì, la Sicilia e il sud dovrebbero essere oggetto di una radicale trasformazione in termini d’infrastrutture e di messa in sicurezza. Ma senza ricorrere a un ponte dall’impatto così impegnativo su un territorio già di suo “terremotato”.

Messina e i disagi per anni

Tra l’altro, lavori così condizionanti per il territorio messinese rallenteranno, e rischiano di paralizzare, per anni una città che è alla ricerca faticosissima di una sua nuova identità economica e culturale. E che vedrà uno dei suoi luoghi simbolici di maggiore fascino compromesso. Nella Messina del futuro, avremo finalmente un affaccio al mare nell’ex Fiera e un giorno la spiaggia della zona falcata recuperata e bonificata. Ma non basterà ad attenuare l’immagine di uno Stretto appesantito, materialmente e simbolicamente, dal ponte.

In ogni caso, tutti i dubbi – la sostenibilità finanziaria e gli aspetti geologici, ambientali e sismici – saranno affrontati da tante voci e molti punti di vista. E chi scrive non è un tecnico. Ma la sensazione di una spinta politica ad accelerare l’operazione, prima che ogni aspetto sia stato ponderato, rimane, al di là del parere dei tecnici del ministero.

Il prossimo passaggio è la chiusura della Conferenza dei servizi. Tra i temi, pure le 24 opere compensative richieste dal Comune di Messina. Entro il 2024 si prevede l’approvazione del Cipess, Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.

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