L’esecutivo provinciale ha oggi affrontato molti temi: dalla sicurezza sul lavoro alla Cardiologia a Taormina
MESSINA – Il ponte, le morti sul lavoro, le emergenze, i bisogni, i temi caldi del territorio. L’esecutivo provinciale della Cisl Messina si è riunito questa mattina nell’aula verde dell’Istituto “Antonello” per analizzare il quadro politico sindacale alla presenza del segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, che ha visitato i laboratori di eccellenza della scuola. A disegnare il momento è stato il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, che ha affrontato immediatamente l’argomento di maggiore attualità, il più impattante, quello del ponte sullo Stretto.
“Il ponte – ha detto Alibrandi – rappresenta un’opera che ridisegnerà la conformazione del nostro territorio. Riteniamo le osservazioni del ministero per l’Ambiente una garanzia in un progetto così grande, sono normali e credo la Stretto di Messina sia pronta a dare le risposte. Ci saranno disagi, è normale in una mega opera come il Ponte ma siamo convinti che ci saranno altrettante opportunità se la città si attrezzerà per coglierle. A Roma, a piazza Venezia, c’è il cantiere di Webuild che per i prossimi dieci anni dovrà realizzare una fermata della Metro. È un cantiere molto invasivo, nel cuore di Roma che il prossimo anno ospiterà 30 milioni di turisti per il Giubileo, che copre totalmente l’Altare della Patria ma nessun politico va lì per fare passerelle o selfie. La città di Roma ha compreso che ci saranno disagi ma guarda alle opportunità. Anche noi come messinesi dobbiamo iniziare a ragionare in questi termini. Guardiamo alle opportunità che verranno dopo i disagi”.
“È un’opera – ha aggiunto Cappuccio – che completa un percorso europeo, che potrà dare un importante rilancio al Paese e alla nostra Regione e offrire condizioni importanti, anche occupazionali e di lavoro. Seguiamo con attenzione il percorso che il governo ha messo in campo”.
“Al tavolo con il governo per la sicurezza sul lavoro”
Il secondo tema affrontato è stato quello della sicurezza sul lavoro su cui la Cisl a livello nazionale, proprio sabato scorso, ha riunito a Roma tutti i dirigenti. L’Esecutivo ha ricordato le ultime due morti, quelli di Vincenzo Franchina e di Salvatore Pipitò.
“La sicurezza è al centro della nostra agenda ma a Messina – ha ricordato Alibrandi – abbiamo avviato da tempo dei tavoli e dei protocolli in prefettura, Messina è un passo avanti sotto l’aspetto della sinergia che serve ad alimentare la cultura della sicurezza e soprattutto a ridurre gli infortuni. Le morti di Vincenzo Franchina e di Salvatore Pipitò, caduto a 72 anni dal ponteggio a Milazzo, per noi sono l’ennesima tragedia per il nostro territorio che va, però, affrontata con responsabilità. Servono a poco le iniziative legate all’aspetto emotivo, servono azioni concrete per questo, come Cisl nazionale, siamo convinti che stare seduti al tavolo del confronto col governo possa portare risultati importanti”.
“Rispetto al tema della salute e della sicurezza sui posti di lavoro – ha proseguito Cappuccio – sono state tantissime le nostre iniziative e mobilitazioni, anche regionali, messe in campo proprio per chiedere un impegno ancora più forte del Governo. C’è stato un primo incontro, ne sono previsti altri, per introdurre quella patente a punti che noi abbiamo richiesto per far sì che le aziende virtuose possano essere premiate. La nostra sarà una mobilitazione lunga, ci vogliono più ispettori del lavoro, ma anche una cultura della formazione per questo abbiamo insistito affinché nei progetti delle scuole si inserisca il progetto di salute e sicurezza”.
“Regione e ministero garantiscano continuuità al Centro di cardiochirurgia di Taormina
Alibrandi ha anche voluto porre l’attenzione sulla sanità e sulla vicenda del Centro di cardiochirurgia Pediatrica di Taormina. “È un’eccellenza nazionale, non locale – ha detto Alibrandi – Ci auguriamo che, come da impegni presi, la Regione e il ministero possano garantire la continuità di questo Centro di eccellenza che assiste bambini non soltanto siciliani, ma di tutta Italia e dall’estero e anche la garanzia occupazionale. La permanenza di quella struttura ospedaliera, in quel territorio, è fondamentale”.