Polemico il comitato No ponte Capo Peloro: "L'impatto su Capo Peloro e area dello Stretto viola i vincoli di ben tre Zps"
Ponte sullo Stretto. Dopo la chiusura della Conferenza dei servizi, si va verso il rinvio da parte del Cipess dell’approvazione del progetto definitivo e del piano finanziario, in origine prevista il 30 dicembre. Le ragioni del rinvio sono legate all’aspetto ambientale e alle opere per mitigarne l’impatto ma non si tratta di uno stop. Polemico il comitato No ponte Capo Peloro: “Ora si viene a sapere che il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile non potrà approvare il 30 dicembre prossimo il progetto definitivo del ponte. La causa? L’impatto che il ponte ha su Capo Peloro e l’area dello Stretto violando tra l’altro i vincoli di ben tre Zps, Zone a protezione speciale”.
Continua il comitato: “Noi no pontisti lo abbiamo sempre detto. E la stessa commissione Via-Vas ha espresso parere negativo in merito al Vinca, Valutazione d’incidenza ambientale per l’impatto sulle Zps Costa Viola, fondali da Punta Pezzo a Capo dell’Armi, monti Peloritani, dorsale Curcuraci, Antennamare e area Marina dello Stretto. Che succede ora? La parola passa alla Commissione europea. La lotta continua”.
Come si può pensare di stravolgere l’ambiente naturale dello stretto? È talmente evidente che il ponte viola le zone protette di Ganzirri e capo Peloro per non parlare dell’ impatto negativo su tutta la città,che non si capisce a cosa servono le zone protette se poi possono essere comunque devastate.
Ora si viene a sapere che il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile non potrà approvare il 30 dicembre prossimo il progetto definitivo del ponte. La causa? L’impatto che il ponte ha su Capo Peloro e l’area dello Stretto violando tra l’altro i vincoli di ben tre Zps, Zone a protezione speciale”.
Scusate, ma questo mi sa tanto di …. percorso ad ostacoli ed in crescente salita. Personalmente, pacatamente, con tranquillità, mi chiedo : non sarebbe meglio, finirla con questo strazio ? Non sarebbe meglio, usare questi soldi per il ponte, potenziando ulteriormente la rete di trasporti via mare, via terra, via cielo, già esistente ? Non solo, ma agire anche sul territorio, potenziandone anche l’offerta turistica, ma anche migliorando la qualità di vita per noi residenti ? Comunque, vedo che il mio scetticismo, circa la realizzazione del ponte, continua a rafforzarsi. Resto in attesa di vedere i titoli di coda.
I lavori sono iniziati a settembre scorso…lo hanno detto l’omino che ingrassa con la Nutella ed il tizio ingessato che perora la causa stretto di Messina e la società omonima.
Vorrei solo rilevare come per la Comunità Europea, i valori ambientali siano piu’ forti e piu’ radicati, rispetto a quanto avviene nel nostro Paese : questo come cultura di base. E quanto contino questi valori, lo dimostra, appunto questa notizia. Per ora, l’unico fatto certo ha un nome ben ben preciso, che si condensa in una parola : RINVIO. Giustamente viene anche detto che ci sono interessi economici enormi : è inutile nasconderselo … però, sinceramente mi fa piacere che questi problemi ambientali, portati avanti per iscritto e recepiti nel documento ufficiale del Ponte, da un carissimo amico di Messina … abbiano avuto il loro peso , e che peso ! A volte opere complesse, vengono sconfitte da valori, culture, elementi, apparentemente piccoli ed insignificanti. “… ai posteri l’ardua sentenza – (Alessandro Manzoni)”.