Dopo Alessandro Russo, tocca al segretario Hyerace incalzare il primo cittadino di Messina: "Faccia come la sindaca di Villa San Giovanni"
MESSINA – Il primo è stato il consigliere comunale Alessandro Russo. “Il sindaco di Messina deve impugnare al Tar il parere Via Vas, Valutazione d’impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica, sul progetto ponte sullo Stretto. Un parere illogico e contraddittorio in violazione degli obblighi di precauzione e prevenzione ambientale”, ha sostenuto l’esponente del Partito democratico. E ora il segretario provinciale del Pd, Armando Hyerace, insiste: “Di fronte a uno scenario tanto allarmante che rischia di trasformarsi in uno scempio ambientale e sociale senza precedenti, chiediamo al sindaco – che ha e deve svolgere una funzione di garanzia nell’interesse generale dei cittadini di Messina e di tutta la provincia – di attivarsi senza ulteriore indugio, come ha già fatto la sindaca di Villa S. Giovanni, per
impugnare il parere Via-Vas innanzi al giudice amministrativo”.
“Impatti devastanti e irrisolvibili per il territorio di Messina”
Continua Hyerace: “Al netto delle gravi e per nulla secondarie questioni di legittimità che riguardano tutto l’iter procedurale che ha portato alla “riesumazione” del progetto e su cui sarà chiamata ad esprimersi,
per il momento, solo l’Agcm, Autorità garante della concorrenza e del mercato, siamo fortemente preoccupati. Preoccupati per quanto emerso nel parere Via/Vas dello scorso 13 novembre, che riporta impatti devastanti e irrisolvibili per il territorio di Messina che non possono essere sottovalutati”.
Sostiene il segretario provinciale: “Il nostro territorio, unico per biodiversità e ricchezza paesaggistica, non può essere sacrificato per un progetto che presenta criticità insanabili. Messina ha bisogno di sviluppo sostenibile e non di un’opera che potrebbe distruggerne il futuro. È il momento delle scelte e delle responsabilità. Basta negoziare sulla testa dei cittadini. Se davvero i cantieri partiranno, è giusto che si abbia ben chiaro chi ha strenuamente lottato per difendere i nostri diritti e chi invece si è girato dall’altra parte”.
“Ecco gli effetti ambientali del ponte sul territorio”
Per il segretario provinciale del Pd, questi i problemi principali: “La Riserva naturale di Capo Peloro e i laghi di Ganzirri, aree Zsc (Zone speciali di conservazione) e Zps (Zone di protezione speciale), subiranno interferenze significative con alterazioni irreversibili degli habitat naturali; il rischio sismico e geomorfologico, con scenari di faglie attive proprio dove sorgeranno i pilastri di 400 mt, che non sono stati adeguatamente approfonditi; l’impatto sulla qualità dell’aria e sulle emissioni acustiche, che avranno ripercussioni gravi sulla salute della popolazione, soprattutto durante la cantierizzazione”.
E ancora: “Gli effetti cumulativi derivanti dai cantieri multipli, che rischiano di paralizzare Messina
sul piano della mobilità e delle infrastrutture urbane; la gestione delle terre e rocce da scavo, affrontata in maniera inadeguata, con potenziali conseguenze negative sul suolo e le risorse idriche; lsa mancata previsione di dove e come avverrà l’approvvigionamento idrico necessario per i cantieri, in un territorio in cui scarseggia l’acqua”.
Conclude Hyerace: “Pensiamo inoltre ai problemi evidenziati sui torrenti cittadini e di alcuni Comuni della provincia, con particolare riferimento alle criticità già denunciate da Arpa Sicilia, dal Comune di Saponara, dalla Soprintendenza ai Beni culturali e dalla direzione della Riserva naturale di Capo Peloro. Tali osservazioni, tutte convergenti su un netto parere negativo, evidenziano come i lavori rischino di compromettere irrimediabilmente i già fragili equilibri idrogeologici e di accentuare il rischio di esondazioni”.
Nella foto il sindaco in un incontro a Palazzo Zanca con l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci.
Personaggi discutibili che cercano sempre e solo la via giudiziaria per bloccare ogni iniziativa produttiva per la città. Non accettano la via democratica.
Ma state ancora a chiedere al sindaco che ha fatto dell’ambiguità per questa tragedia il suo cavallo di battaglia. È un pro ponte dichiarato e con lui tutta questa amministrazione, la peggiore della storia di Messina.
Questo ponte maledetto tende a desertificare la città di Messina. Purtroppo l’ingordigia mette in secondo piano l’interesse dei residenti.
Richiesta ridicola, questa tentata pressione sul Sindaco, di sapore elettorale. E se, la Lega, dovesse chiedere a Basile di perorare la causa a favore del Ponte? Se la giocano a carte, o a Monopoli? Ci sono Enti statali e giudiziari preposti allo scopo, come pure, sono state rigettate tutte le richieste aleatorie fin qui presentate dai contrari al Ponte. Non credo ci sia bisogno di questa pubblicità “elettorale” di basso livello. Soprassiedo sulle varie, gravi, violazioni ancora in essere riguardo la Riserva Assistita Capo Peloro, sempre pronto a elencarle.