Lo sostiene il segretario della Cisl Messina Alibrandi: "La città è un cantiere, con inevitabili disagi, ma in prospettiva le potenzialità per una crescita ci sono"
MESSINA “La città di Messina può rinascere. Le potenzialità ci sono. Il recupero delle aree artigianali dismesse, il rilancio delle periferie, l’opportunità del ponte sullo Stretto, i tanti progetti dell’amministrazione Basile: ci sono le condizioni per invertire la rotta. Ma tutte le categorie, penso ad esempio ai commercianti, devono scommettere sul cambiamento. E non ancorarsi ai vecchi schemi”. Antonio Alibrandi, segretario della Csi di Messina, coglie alcuni segnali incoraggianti, nonostante la crisi economica del territorio. E insiste sulla necessità di “un patto sociale per la città” che metta insieme tutte le forze che vogliono modificare lo stato delle cose.
Aggiunge Alibrandi: “Come Cisl, stiamo scommettendo sulle potenzialità delle periferie con l’iniziativa Natale insieme in periferia a Ritiro, con eventi gratuiti per bambini il 28 dicembre e il 6 gennaio. Le nostre periferie sono delle città come numero di residenti e vanno valorizzate. A Ritiro, in due chilometri e mezzo, da villa De Gregorio al parco Casa Nostra, i due forti e le ville abbandonate, si può creare un notevole attrattore turistico. Il flusso croceristico potrebbe essere sfruttato pure lì. Tra i tanti nodi critici, invece, evidenzierei l’eccessiva richiesta economica dei locali sfitti sul viale San Martino, ad esempio”.
Per quanto riguarda il ponte sullo Stretto, il segretario della Cisl conferma il suo “sì” e teme che la città si faccia cogliere impreparata rispetto “alle potenzialità enormi della grande opera”.