Arrivano, a pochi giorni dalle dichiarazioni dell’amministrazione Merlino, i chiarimenti della ditta aggiudicataria della gara d’appalto per la costruzione del ponte di collegamento tra Rometta e Spadafora. L’impresa Ati Ca.Ti.Fra. srl, che manifesta il proprio disappunto per il modo in cui gli organi preposti hanno gestito la questione, conferma il mancato pagamento di una cifra di oltre 700mila euro ribadendo l’impossibilità di continuare i lavori per la mancanza di risorse finanziarie
Con la sospensione dei lavori per la costruzione del ponte di collegamento tra Rometta e Spadafora, sito sul torrente Boncoddo, le parti chiamate in causa sono molte. Come le aveva definite il vice sindaco Giuseppe La Face, tante da sembrare quasi un mostro a 5 teste. Ad aggiungersi al dibattito, tuttavia, arrivano adesso anche i diretti interessati. L’impresa Ati Ca.Ti.Fra. srl, aggiudicataria della gara d’appalto e attualmente incaricata della conclusione dei lavori, rilascia alcune dichiarazioni volte ad approfondire la questione.
“Corrisponde al vero –dichiarano i rappresentanti dell’impresa- l’affermazione che all’ultimazione dei lavori mancano solo poche settimane, tuttavia l’impresa ha dovuto sospendere gli stessi dal momento che deve avere ancora corrisposto dall’Ente oltre 700mila euro a fronte di un contratto di 993mila 698 euro in contrasto alle norme contrattuali ed alle direttive europee sul regolare e sollecito pagamento. Questa situazione –proseguono- è nota all’Ente già da dicembre 2014, allorquando l’amministrazione ha corrisposto all’impresa solo un acconto relativo al primo stato di avanzamento dei lavori, non ricevendo la stessa a tutt’oggi null’altro se non promesse. Con le sole proprie forze l’impresa è riuscita a pagare le maestranze ed alcuni fornitori, sospendendo –concludono- purtroppo il pagamento relativo ad altri ed importanti fornitori”.
L’amministrazione, che si era già duramente espressa a riguardo, ha chiarito che i ritardi relativi ai pagamenti sono da imputarsi agli organi burocratici da cui dovrebbero giungere i finanziamenti. Finanziamenti per il cui rilascio, ha ribadito il vice sindaco Giuseppe La Face, mancherebbero solo delle firme. La stessa ditta, a seguito dei mancati pagamenti, si era già attivata presso gli enti interessati –le famose 5 teste del mostro– ovvero il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Sicilia – Dipartimento della Programmazione, la Cassa Depositi e Prestiti, il Patto Territoriale del Tirreno e il Comune di Rometta.
Attualmente ad essere state sbloccati per il pagamento ci sarebbero solo circa 150mila euro ma l’amministrazione di Rometta ha già promesso che nei prossimi giorni riusciranno a risolvere la situazione.
Salvatore Di Trapani
A LONDRA C’E’ UN PONTE LO CHIAMANO PONTE DI WATERLOO FORSE LO VOLETE COSTRUIRE CON QUELLA ARCHITETTURA? NON SAREBBE UNA BESTEMMIA
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