Ponte sullo Stretto, Basile in aula: "Il mio dovere è tutelare il territorio"

Ponte sullo Stretto, Basile in aula: “Il mio dovere è tutelare il territorio”

Giuseppe Fontana

Ponte sullo Stretto, Basile in aula: “Il mio dovere è tutelare il territorio”

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lunedì 15 Aprile 2024 - 18:25

Il sindaco sulla conferenza dei servizi: "Non conta la mia volontà personale". Porterà a Roma un documento in dieci punti: "La città è cambiata rispetto al vecchio progetto"

MESSINA – Alla vigilia della conferenza dei servizi sul Ponte sullo Stretto di Messina, il sindaco Federico Basile si è presentato in commissione Ponte, presieduta da Pippo Trischitta, per relazionare sul documento che presenterà a Roma. E sarà un documento tecnico, “non politico”, un aspetto che ha più volte sottolineato il primo cittadino.

Il ruolo di Basile: “Devo tutelare il territorio”

Il sindaco Basile ha spiegato: “Domani il ministero dell’Interno ha avviato le fasi che riguardano la conferenza dei servizi per la realizzazione del collegamento stabile Sicilia-Calabria. Domani è un inizio legato a tematiche tecniche del progetto, vorrei sottolinearlo. Molti chiedono quale possa essere la posizione di un soggetto o meno. Ribadisco che la mia figura di sindaco non mi esime da avere un parere ma non mi consente di gestire le attività dell’ente in funzione del parere che io possa più o meno avere. La mia figura è una figura di tutela del territorio”.

Il primo cittadino ha più volte spiegato che il suo ruolo da sindaco comporta un senso di responsabilità che va oltre la posizione personale. Poi ha proseguito: “Dall’analisi tecnica del dipartimento sono emerse problematiche varie sul progetto che meritano risposte da parte di chi ha sviluppato il progetto, anzi da chi ha riesumato questo progetto di dieci anni fa e che deve confrontarsi con una città diversa, morfologicamente e non solo. Il mio ruolo deve essere di forte equilibrio e mediazione. La sostanza della relazione già inviata al ministero dell’Ambiente rispetto alla valutazione d’impatto ambientale è questa. E porteremo questa sintesi al tavolo. Vi dico già, per quanto ho potuto appurare, che domani sarà più che altro una giornata legata alla partecipazione mediatica. Ci sono 24 pagine di soggetti interessati a questa conferenza”.

Cosa accadrà domani: “Porteremo un documento in 10 punti”

“Domani – ha proseguito – porteremo un documento che si sintetizza in dieci punti nel quale sono stati individuati elementi o criticità del territorio che oggi è diverso da ieri. Il mio compito non è quello di chiedere, perché nella conferenza dei servizi non si chiede niente. Ma è quello di tutelare ciò che abbiamo rispetto a un’opera che si accavalla a tutto il resto, cioè a una città che sta cambiando se pensiamo all’alta capacità con Catania, al porto di Tremestieri e a tanto altro. Il progetto del Ponte era quello del 2011 ed è stato riaggiornato. Probabilmente aveva bisogno non di una scadenza temporale finalizzata a chissà quale altro obiettivo ma di un processo di gestazione in base a cui in conferenza dei servizi si arrivava con una preparazione che probabilmente avrebbe evitato che il Comune di Messina chieda, ad esempio, perché non sono state prese in considerazioni le Zps”.

“Vogliamo risposte”

E ha continuato: “Chiederemo di dare risposta alle nostre domande. Non si tratta di mettere muri o creare barriere ideologiche. Si tratta di capire come queste riverberazioni possano essere superati. I nove punti individuati hanno bisogno di risposte. C’è il tema della riserva naturale con il cambio di morfologia in una zona dall’equilibrio sottile. I punti su cui chiediamo chiarimenti specifici riguardano la progettazione e la realizzazione. Riteniamo che i tempi difficilmente possano essere rispettati in base a quanto abbiamo valutato”.

Il sindaco ha poi dichiarato che “è impensabile che da qui a sei mesi non si sappia dove si parte e dove si arriva, anche sul tema degli espropri. Mentre un altro tema fondamentale riguarda sia le opere a terra sia le opere complementari. Dalle analisi non si è verificata una valutazione oggettiva rispetto a com’è oggi la città. Il progetto è stato aggiornato senza dialogare con quanto è accaduto nel frattempo in questi anni. Oggi mi trovo a dover osservare elementi semplicemente banali che magari dovevano essere presi in considerazione nella fase di progettazione. E lo stesso vale per le opere complementari, dove ad esempio risulta ancora l’aeroporto del Mela, che invece è in soffitta da anni”.

Incontri anche con Rfi e WeBuild

Basile ha poi annunciato che avrà anche due “incontri importanti sia con Rfi sia con WeBuild”. E ancora: “Gli uffici hanno fatto un grande lavoro. I tecnici hanno valutato che la linea di costa della spiaggia potrebbe essere aggredita rispetto a opere che riguardano anche l’arenile. Sappiamo che l’elemento della riserva naturale è molto delicato e anche questo elemento dell’arenile è stato sottoposto a valutazione. Non è pensabile creare un ulteriore scompenso rispetto a quanto già c’è. Il tema dell’impatto ambientale è fondamentale: deve essere sottoposto a una nuova verifica rispetto a un progetto che sicuramente dovrà essere modificato per effetto di tutto questo che stiamo dicendo. Lo dico con molta serenità. Ovvio che l’impatto ambientale dovrà essere fatto su un nuovo progetto”. E infine ha concluso: “Tutto questo merita risposta e va superato. Quando dico che il sindaco deve tutelare intendo questo: è legittimo che la città di Messina, come le altre città, deve vedere delle risposte in termini normativi ma soprattutto pratici. Mi auguro che il confronto con la società Stretto di Messina continui in maniera costruttiva”.

Attacchi politici da FdI e Prima l’Italia

Ma c’è stato spazio anche per la politica. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, ha sottolineato come precedentemente Federico Basile abbia espresso posizioni nette in favore dell’opera salvo cambiare il tiro “non appena Cateno De Luca ha iniziato a dialogare con Pd e M5s in vista delle Europee”. E anche Amalia Centofanti di Prima l’Italia ha parlato di “una posizione netta in campagna elettorale da parte dell’oggi sindaco Federico Basile. Oggi leggiamo che alcune posizioni non sono più così salde o convinte da parte dell’amministrazione. Mi chiedo se questo arretrare in parte dipenda dal fatto che il suo leader politico candidato alle Europee vede come suoi sostenitori dei movimenti che sono decisamente contrari alla realizzazione del ponte”. E anche i tre consiglieri del Pd, Antonella Russo, Alessandro Russo e Felice Calabrò, hanno attaccato.

Basile: “Il mio compito è avere senso di responsabilità”

Basile ha risposto: “Nel documento scrivo che ‘il sindaco, si è sempre manifestato favorevole’. Quello che non riuscite a cogliere, presi dall’agone politico, è qual è il mio compito. Nei prossimi 36 mesi il mio compito è avere senso di responsabilità. Non si possono fare errori nei nuovi piani. Non è pensabile che i miei concittadini che vanno all’ufficio espropri, e verificano le condizioni, si sentano dire che forse hanno preso un abbaglio. Tante cose che si dicono nel documento non le dice il sindaco Basile, che intanto è diventato contro, ma lo dicono i tecnici che hanno analizzato tutto ed evidenziato alcuni aspetti. Il tema non è la mia volontà ma il senso di responsabilità di chi rappresenta tutta la città, al di là del colore politico”.

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7 commenti

  1. Bravo.
    Il tuo compito è di rappresentare il Popolo e i giusti consigli.
    Spesso dimenticate che siete al servizio del Popolo non il popolo a servizio Vostro.

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  2. Daniela Trimarchi 15 Aprile 2024 21:57

    Saggio affidare ai tecnici l’analisi degli effetti che questa opera scellerata avrà sul nostro territorio. La zona di Faro verrà definitivamente compromessa in tutti i suoi aspetti. Dove per decenni ci sono flussi migratori da ogni parte del mondo di volatili e dove non è stato permesso ai residenti di spostare neanche un antenna tv adesso si vuole consentire alla politica di distruggere uno dei luoghi più incantevoli con miliardi di cemento e acciaio.

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  3. Per difendere il territorio e i cittadini fai da stampella allo scempio e alla devastazione perpetua del cosidetto Ponte…..bravo sindaco !

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  4. Certo sarebbe bello avere un sindaco no ponte. Basile lo sta diventando perché di fronte alle carte ha capito che sarà una rovina e si è messo le mani nei capelli.

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  5. Infatti!! Della TUA opinione personale, sinceramente, ne possiamo anche fare a meno. Ricordati che sei “espressione” della comunità che ti ha votato e per questo motivo hai il DOVERE di rappresentare tutte le perplessità, i malumori, le incongruenze, le incompatibilità tecniche ed ambientali di questa idea scellerata, e di un progetto vecchio, inutile, distruttivo ed antisociale!!
    Non mi fare ricredere!!

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  6. Emanuele Ferrara 16 Aprile 2024 10:47

    I nodi vengono al pettine! Il Sindaco ha paura di questo progetto! Ha paura di essere annoverato tra quelli che permetterebbero la devastazione completa di un territorio unico e inimitabile! Qualcuno gli ha detto di stare attento a quello che fa. Certo la sua posizione non affatto semplice! Ma comincia a farsi strada una linea molto attendista che basa le sue perplessità sulle molte criticità che nessuno, dico nessuno ha ancora chiarito definitivamente! Essere considerato il sindaco che ha consentito la distruzione del territorio e quindi dell’intera città di Messina non gli fa dormire sonni tranquilli. Vedremo nei prossimi giorni e nei prossimi mesi quello che succederà. Per adesso non c’è nulla di scontato!

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  7. Se Basile se n’è accorto (anche se in ritardo) per Salvini, Ciucci e compagnia bella purtroppo non c’è speranza!
    Forse il Papa…

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