Ponte sullo Stretto, Ciucci: "In tutto il mondo ponti 'Messina type', ora facciamolo qui"

Ponte sullo Stretto, Ciucci: “In tutto il mondo ponti ‘Messina type’, ora facciamolo qui”

Giuseppe Fontana

Ponte sullo Stretto, Ciucci: “In tutto il mondo ponti ‘Messina type’, ora facciamolo qui”

sabato 01 Febbraio 2025 - 08:30

Il presidente della società Stretto ha parlato anche dell'approvvigionamento idrico e del traffico

MESSINA – Dal Cipess ai cantieri, dal traffico e il caso Fazio-Cas all’approvvigionamento idrico. È un Pietro Ciucci a tutto tondo quello che si è intrattenuto con i giornalisti poco prima della firma dei documenti per il passaggio delle aree ferroviarie dismesse da Rfi al Comune di Messina.

Il Cipess

Il presidente della Stretto di Messina spa è partito dall’inizio, dal possibile ok del Cipess entro fine febbraio che darebbe un’accelerata definitiva all’iter per la cantierizzazione del Ponte: “Il punto di non ritorno lo abbiamo già superato perché ci sono più leggi approvate dal Parlamento, un volontà chiara del governo e delle risorse stanziate per un importo importante che è stato anche arrotondato e confermato con la legge finanziaria 2025. Siamo in fase operativa, ma a voler essere ancora più rigidi, per così dire, è il Cipess che sarà un momento fondamentale e consentirà di passare definitivamente alle attività sul territorio. Contiamo di avere i cantieri già quest’anno”.

Il cronoprogramma

Il cronoprogramma? “Già entro metà dell’anno vogliamo iniziare. Un progetto così complesso non può che partire gradualmente, con tutte le attività, da quelle propedeutiche ai temuti espropri. Sono tutte attività però fondamentali per arrivare alla grande opera che tutti aspettiamo. Abbiamo fatto una quantità straordinaria di studi sotto ogni aspetto, come nessun progetto italiano ha mai fatto. Abbiamo pubblicato una quantità straordinaria di documentazione che consente a tutti, anche ai contrari, di fare tutte le loro osservazioni: è il massimo della trasparenza. Ma è un progetto complesso e per questo lo studio non finisce certo oggi, si continuerà anche in fase di realizzazione. Saremmo superficiali se non lo facessimo. Ma l’opera è fattibilissima, impegnativa perché è un prototipo ma è assolutamente fattibile e ponti ‘Messina type’ si stanno facendo in tutto il mondo e forse è il caso di farlo finalmente a Messina”.

Il traffico: “Sarà tutto via mare”

Poi un passaggio obbligato sulle dichiarazioni del direttore Fazio del Cas, che rischia il ruolo per aver definito l’autostrada A20 “fatiscente” e non adeguata al traffico dei mezzi pesanti per i cantieri: “Ho letto le dichiarazioni del direttore generale del Cas e abbiamo dei contatti continui con loro e col presidente Nasca. Su questo vorrei sottolineare alcune cose. La prima è che forse il direttore non è perfettamente a conoscenza del fatto che il nostro obiettivo è avere la maggior parte dei trasporti via acqua, via mare. L’impatto sul traffico, il numero di camion, sarà molto contenuto. Inoltre abbiamo già immaginato e siamo disponibili a creare un gruppo di lavoro, non soltanto con il Cas perché qualche problema ci può essere anche sulla rete comunale o provinciale. Verificheremo che non ci siano impatti, se ci saranno vedremo di risolvere tutti insieme per far sì che non ci siano eccessive problematiche a pesare sulla cittadinanza”.

L’acqua: “I nuovi pozzi aiuteranno anche Messina”

E l’acqua? Anche per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico Ciucci è sereno: “I nostri cantieri non incideranno sul consumo di acqua e non vogliono aggravare un problema già importante per Messina e per la Sicilia. Anzi ci potrà essere un contributo nostro in positivo visto il programma di realizzare nuovi pozzi. C’è anche il grande progetto di realizzazione dei dissalatori ma è chiaro che quello dobbiamo farlo d’accordo con la Regione e con il Comune. Non interverremo in casa altrui senza un accordo con le istituzioni”.

7 commenti

  1. Ogni occasione è buona per pestare l’acqua nel mortaio! Senza pudore!

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  2. Ciucci ci regalerà in un sol colpo quello che due governi di centro destra consecutivi non sono neanche riusciti a progettare.
    Lui ci darà l’acqua che non ci hanno dato i progetti di Musumeci, tutti bocciati e senza fondi.
    Ci darà le strade che il buon Musumeci aveva detto sarebbero state sistemate, ci darà il lavoro e qualunque altra cosa vogliamo.
    Lui vuole regalarci ciò che ci spetta di diritto e noi ingrati non lo vogliamo capire.
    Vorrei capire come fanno laddove non ci sono ponti da costruire né Ciucci da ringraziare, ad avere strade ed acqua.
    Come hanno fatto?
    Fortuna noi che abbiamo lui che ci tutela più e meglio delle istituzioni.

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  3. Che bei tempi quando vedevo in televisione Gianni e Pinotto, mi facevano stare allegro…da quando sono cambiati gli attori non rido più anzi…

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  4. Via mare ahahahahah 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

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  5. Vorrei capire:ci è stato ripetuto innumerevoli volte che il ponte azzererà l’inquinamento prodotto dai traghetti. E tutte le navi adibite al trasporto di cui si parla saranno asettiche e profumate alla verbena?
    Inoltre…per trasportare gli inerti alle sedi di stoccaggio, site in prossimità del centro urbano se non in pieno centro, si useranno i camion o chiatte auto propulse che risaliranno i torrenti? Comunque, chissà se inquina maggiormente un traghetto che trasporta 40 Tir e 150 autovetture a motori spenti o i 40 Tir e le 150 autovetture che transitano su viadotti di accesso,in gallerie, ponte e rampe di discesa?…
    Mah….

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  6. Certo che ce ne vuole per dire,

    “Abbiamo fatto una quantità straordinaria di studi sotto ogni aspetto”,

    tutto sulla carta e sulle conoscenze dei super, super ingegneri .. una piccola trivellazione per capire cosa c’è sotto ai piloni, per capire di che natura è la faglia sottostante al futuro pilone, no! Ah già dimenticavo sapete già tutto.

    Per poi dire,

    “Ma è un progetto complesso e per questo lo studio non finisce certo oggi, si continuerà anche in fase di realizzazione”, e già qualche dubbio, imprevisto, incomincia ad esserci

    Andiamo bene!
    E allora i costi e i tempi si allungheranno.

    I rilievi bisogna farli prima e non dopo, le sorprese sono tante, nel sottosuolo ci possono essere bolle di gas, ci può essere del silicio (che facciamo, dopo l’estrazione lo copriamo con telo?), ci può essere di tutto, vogliamo studiarlo?

    Le cose bisogna farle per bene!

    Signor Ciucci, Stretto di Messina, Webuild sarete credibili quando darete mandato a INGV a fare i rilevamenti approfonditi e gli studi sul posto, per un’opera così importante, e non studi sulla carta.

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  7. Ai messinesi che per un motivo e per un altro supportano questa idea: siate pronti alle maledizioni dei vostri figli e nipoti!

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