Ponte sullo Stretto. Espropri e indennizzi, ecco l'iter

Ponte sullo Stretto. Espropri e indennizzi, ecco l’iter

Marco Ipsale

Ponte sullo Stretto. Espropri e indennizzi, ecco l’iter

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giovedì 04 Aprile 2024 - 15:31

La società Stretto di Messina promuoverà la procedura bonaria. In caso di non accordo si potrebbero aprire lunghe contese giudiziarie

Dall’avviso di avvio del procedimento degli espropri all’immissione in possesso dei beni la strada è lunga. L’avviso è stato pubblicato il 2 aprile ma ecco quali sono i passaggi successivi previsti sul ponte sullo Stretto.

  1. per 60 giorni, a partire dall’8 aprile, i soggetti interessati possono prendere visione degli elaborati e presentare osservazioni, previo appuntamento telefonico ai numeri 06 85826210, 06 85826230 e 06 85826270, al Palacultura di Messina, in viale Boccetta 373, o nella sede dell’ex Pretura di Villa San Giovanni, in via Nazionale Bolano 541, o ancora tramite raccomandata indirizzata al responsabile Michelangelo Difrancesco (società Stretto di Messina, via Marsala 27, Roma) o tramite pec all’indirizzo info@pec.strettodimessina.it

2. Il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) approva il progetto definitivo e viene dichiarata la pubblica utilità. L’obiettivo, in questo caso, è di chiudere questo passaggio entro il 30 giugno ma non è detto che questa data venga rispettata.

3. Partono le comunicazioni dirette ai soggetti coinvolti dagli espropri.

4. Inizia la fase espropriativa.

5. I soggetti coinvolti possono fornire ogni elemento utile per determinare il valore del bene.

6. La società Stretto di Messina promuove la procedura bonaria.

7. Per i terreni, entro 60 giorni dall’accordo bonario sarà corrisposto l’80 % dell’indennità. Il restante 20 % sarà erogato al rogito. Al versamento dell’80 % si ha l’immissione in possesso. Il trasferimento della proprietà avviene al rogito notarile. Per i soli terreni, in caso di non condivisione dell’indennità, potrà essere avviata la procedura di occupazione anticipata anche prima dell’accordo bonario.

8. Per i fabbricati, l’indennità terrà conto anche di tutti gli oneri necessari al rilascio.

9. In caso di non accordo, l’espropriato può chiedere la determinazione dell’indennità in via amministrativa o giudiziale.

Intervistato dal Sole 24 Ore, il costituzionalista Antonio Saitta, esponente del Pd, ha spiegato che «in caso di cessione volontaria, in cui il cittadino accetterà l’offerta per l’esproprio, i tempi dell’indennizzo saranno brevi. Ma chi contesterà dovrà prevedere di affrontare una lunga causa. Le somme saranno depositate presso la Cassa depositi e prestiti, in attesa che poi la Corte d’Appello definisca il risarcimento».

L’avvocato sa già che suoi assistiti impugneranno il decreto di appropriazione davanti dal Tar. E che la sua difesa farà leva sulle procedure, sulla legittimità costituzionale, sulla compatibilità con il diritto europeo del progetto del ponte sullo Stretto: “Ma tutti dovranno abbandonare le proprie case”.

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