Inviato al Quirinale l'appello sottoscritto da più di 300 nopontisti al presidio di sabato scorso a piazza Lo Sardo
Messina – Dopo il presidio no ponte a piazza Lo Sardo, sabato scorso 14 dicembre, il movimento civico che si oppone alla grande opera scrive al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il coordinamento Noponte Capo Polero ha inviato i moduli della lettera sottoscritta da 302 cittadine e cittadini partecipanti al presidio per chiedere a Mattarella, nel suo ruolo di garante della Costituzione, di fare in modo che in questa fase così delicata delle procedure di valutazione e decisione del progetto del ponte sullo Stretto non venga mai meno il pieno rispetto dei principi e valori costituzionali da parte di chi in questi mesi sta forzando le regole ed i tempi giuridici e politici pur di arrivare entro l’anno all’approvazione del progetto del ponte sullo Stretto.
Appello al Quirinale
“Un progetto che stravolge l’art. 9 della Costituzione Italiana e che rappresenta, parafrasando le parole pronunciate da Mattarella in una sua famosa lettera del 2021, un insulto al paesaggio e alla natura… un affronto all’intelligenza, un attacco alla nostra identità”, scrive il coordinamento.
Di seguito il testo integrale della lettera inviata al Quirinale.
Egregio signor presidente della Repubblica, siamo cittadine e cittadini dell’area dello Stretto di Messina ancora una volta in piazza oggi per manifestare civilmente contro il progetto del ponte sullo Stretto che minaccia di distruggere un panorama unico al mondo, di devastare un territorio scrigno di biodiversità, di travolgere ecosistemi protetti da normative regionali, nazionali e internazionali , di sottrarre definitivamente alle future generazioni beni ambientali unici.
Il presidio dell’articolo 9 della Costituzione
Il progetto del ponte sullo Stretto rischia insomma di applicare al contrario lo splendido art.9 della Costituzione Italiana recentemente novellato e che oggi recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” .
Un progetto che definiamo, parafrasando le parole da lei pronunciate in una sua famosa lettera del 2021, un insulto “al paesaggio e alla natura… un affronto all’intelligenza… un attacco alla nostra identità”.
Il coordinamento Noponte scrive a Mattarella
Per questo le chiediamo, nel suo ruolo di garante e custode delle regole costituzionali e politiche, di fare in modo che in questa fase così delicata delle procedure di valutazione e decisione del progetto del ponte sullo Stretto non venga mai meno da parte di nessuno/a il pieno rispetto di quei principi e valori costituzionali in cui, nonostante non siano mancati in questi anni diversi tentativi di una loro messa in discussione, riponiamo ancora massima fiducia perché, secondo l’insegnamento di Piero Calamandrei “La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.”