Ponte sullo Stretto, la partita è politica. Quando Salvini diceva “no” e il Pd “sì, forse, poi”

Ponte sullo Stretto, la partita è politica. Quando Salvini diceva “no” e il Pd “sì, forse, poi”

Marco Ipsale

Ponte sullo Stretto, la partita è politica. Quando Salvini diceva “no” e il Pd “sì, forse, poi”

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venerdì 22 Marzo 2024 - 07:01

Mentre altre grandi opere passano ai lavori quasi sotto silenzio, il Ponte è l’opera principe sulla quale si scatena la lotta politica

“Non sono ingegnere, mi preoccupa che non ci siano i treni per raggiungere il Ponte sullo Stretto: sono d’accordo con il Renzi di prima, quando lo contrastava”.

Così, nel 2016, l’attuale ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Una dichiarazione in totale antitesi con la sua posizione attuale, quella di sostenitore numero uno del progetto.

Ma Salvini non è certo l’unico ad aver cambiato idea. E il Ponte sullo Stretto è l’opera principe sulla quale scatenare la lotta politica, tanto che l’opinione di tanti cambia a seconda che si trovino al Governo e all’opposizione.

L’esposto

Per l’attuale segretaria del Pd, Elly Schlein, il progetto del Ponte è “inutile, costosissimo e dannoso”, tanto da aver firmato un esposto insieme ai deputati Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra) e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana). Sul tema, almeno al momento, appare defilato invece il Movimento 5 Stelle.

E se Alleanza Verdi e Sinistra insieme alle ultime elezioni hanno raccolto il 3,5 % delle preferenze, un numero molto più alto di italiani si è sentito rappresentato da Pd (19 %) e 5 Stelle (15 %).

Pd e 5 Stelle

Ma cosa dicevano qualche anno fa e cosa dicono oggi i più alti rappresentanti del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle? Quand’erano al Governo “mascheravano” la loro posizione con un colpo al cerchio e uno alla botte, ora che sono all’opposizione sono venuti chiaramente allo scoperto.

Per qualche anno il tema non è stato neanche affrontato. Poi, a specifica domanda, l’ex ministro Graziano Delrio (Pd) prima disse che non era una priorità, poi che il Governo era pronto a mettere soldi pubblici e infine che “prima o poi si farà”. Secondo l’ex sottosegretario Claudio De Vincenti (Pd), invece, il ponte era una “ipotesi reale importante” ma “prima le infrastrutture”.

Poi fu la volta dell’ex presidente Giuseppe Conte (5 Stelle), che prima rilanciava l’idea del tunnel (scartata da tutti gli esperti del settore), poi diceva che avrebbe valutato il progetto “senza pregiudizi” e che serviva “un miracolo di ingegneria”, per poi rispolverare il ritornello delle priorità.

Quando cambia il governo, che dice il suo sì netto al Ponte, Conte passa dal ni al no deciso: “di concreto solo chiacchiere” e “sembra che lo lascino fare per sfogare capriccio di Salvini”.

L’ex ministra Paola De Micheli (Pd) prima parlava di pista ciclabile per poi dire il suo sì convinto al Ponte, ma al progetto a tre campate, non a campata unica, secondo alcuni un altro modo per rinviare tutto alle calende greche. Tutto basato su una relazione affidata dal Ministero a un gruppo di esperti, che sottolineano la “necessità di un collegamento stabile” ma dicono che potenzialmente sarebbe più conveniente l’ipotesi a tre campate. Solo potenzialmente, perché “andrebbero approfonditi i temi relativi alla risposta delle pile in acqua rispetto ad eventi sismici e alle forti e variabili correnti marine”, oltre a “interazione con la navigazione sia in fase realizzativa che in esercizio” e “criticità ambientale per l’interazione delle pile con l’ambiente marino (biodiversità fondali cetacei)”.

Così anche l’ex ministro Enrico Giovannini, che proponeva nuovi studi, analisi e dibattiti pubblici. Da ni, forse, poi vediamo… a no.

Negli ultimi anni, ricapitolando, la posizione di Pd e 5 Stelle, quand’erano al governo, oscillava tra nì, forse e sì ma poi vediamo. Oggi, all’opposizione, diventa un no netto. E il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina diventa il progetto del “Ponte di Salvini”.

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4 commenti

  1. Stufo della sinistra 22 Marzo 2024 08:15

    questo spiega in poche parole il cambio di idee dei politici ma per me la sinistra ha fatto farà sempre danni come la destra la mia idea è che al sud non servono bonus rdc ma il lavoro inoltre perche la tizia del pd non va a genova a dire no dove è giusto

    la mia idea resta che la sicilia e la calabria se fanno il ponte la sinistra perderà voti quasi un 1 milione e mezzo

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  2. Ma se siamo ancora in Sicilia all’età della PIETRA per quanto riguarda le INFRASTRUTTURE di cosa parliamo? AUTOSTRADE e STRADE STATALI O PROVINCIALI che chiamarle TRAZZERE e dire poco, Ferrovie antidiluviane: per arrivare a Trapani o Caltanissetta o Enna, ci vogliono ore e ore; si strombazza ai quattro venti l’avvio dei lavori dopo 100 anni per il doppio binario Messina Fiumefreddo, e si attende sempre dopo 100 anni il progetto definitivo per il raddoppio di Binario Messina Palermo , ma di cosa parlate ? Del PONTE SULLO STRETTO ridicoli, una distruzione della Natura una bellezza che il Padreterno ci ha donato , ma VERGOGNAMOCI……..ma quale DESTRA O SINISTRA ..da ridere …sono vecchiareddu ma anche na picca i scola pi sciviri e leggiri a fici e che ricordo….la DESTRA ha governato e Governa da anni la Sicilia e le più importanti città sicule …cortesemente non facemu ridiri cu destra o sinistra ….e cu canciau bannera passando alla LEGA NORD

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  3. Tutto ciò rende palese che il ponte è solo un mezzo per lucrare capziosamente simpatie e soprattutto voti. La destra del 61 a 0 non mosse un dito per realizzarlo pur avendo tutte le possibilità. Ma la promessa acchiappa allodole si deve riproporre sempre

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  4. Bla, Bla, Bla. Sono diventati tutti grandi ingegneri con questo progetto del Ponte sullo Stretto. Ancora non si rendono conto di quello che sarà! Il territorio verrà distrutto irreparabilmente. Nulla sarà più come prima! La città di Messina sarà devastata completamente. Si parla dello spostamento della Stazione a Gazzi. Sapete cosa comporterà tutto questo? Inoltre gli ingegneri prevedono tre stazioni metropolitane: una al Papardo. una all’Annunziata, e una a Santa Cecilia. Questo comporterà una rivoluzione nei trasporti. Avete mai pensato dove verrà smaltita tutta la terra per gli scavi delle colonne? E l’ecosistema? E il pescespada? e I pesci dello Stretto? Ci saranno sempre? La spatola ad esempio che fine farà? e gli altri pesci caratteristici della nostra zona? Non ve lo dicono! Vedrete cose mai viste se campate! Il caos lungo la litoranea e le strade cittadine sono assicurate! Ma chi controllerà questa grande struttura? Chi prenderanno per guardiani? Ne vedrete delle belle! Molti non resisteranno e andranno via! Quanto ai lavori il Governo parla di 6 anni! Se fanno come al porto di Tremestieri ce ne vorranno 30 di anni per vedere il Ponte finito! Sarà un inferno! Preparatevi e pentitevi! Nulla sarà più come lo vedete oggi!

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