Il presidente Pippo Ricciardello attacca: "Non si può attendere all'infinito, pretendiamo che il tema si tratti in modo serio"
MESSINA – Ponte sì, ponte no. Il Ponte sullo Stretto è da sempre uno degli argomenti preferiti della campagna elettorale e anche stavolta a livello nazionale gli schieramenti fanno a gara per utilizzarlo all’interno dei propri programmi. Una sorta di tarantella vista e rivista, quella dell’opera e tra chi si oppone e chi lo sogna, c’è anche chi lo invoca immediatamente. Di quest’ultimo avviso l’Ance Messina, che con il presidente Pippo Ricciardello lancia un appello.
L’attacco di Ricciardello: “Il Ponte è battaglia dei costruttori”
Ricciardello prima attacca: “Come in ogni scadenza elettorale negli ultimi 50 anni, i politici nazionali tornano ad occuparsi di Ponte sullo Stretto di Messina. Ma pochissimi agiscono per farlo davvero”. Poi analizza la questione e un tema che “si ripropone ogni volta, con solitari esempi di parlamentari, ma anche amministratori locali, capaci di esprimere posizioni concrete, non affidate esclusivamente alla ideologia o, addirittura, a pregiudizi antichi e durissimi a morire. Questa del Ponte è una battaglia – prosegue Ricciardello – che vede i costruttori in prima linea per la realizzazione di questa opera, lo abbiamo detto decine di volte e siamo sempre pronti a ribadirlo”.
“Progetto del Ponte validato da anni”
“Il progetto del Ponte – spiega il presidente dell’Ance Messina – è stato validato, posto in gara e aggiudicato tanti anni fa, addirittura la procedura per la realizzazione dell’opera è avviata, ma ancora, l’attraversamento stabile rimane una chimera, oppure un argomento da esibire per dare un generico appoggio, poi non seguito da atti concreti una volta finite le elezioni, oppure un netto rifiuto, quando non si segue la strada, ipocrita e dannosissima, di una dilazione dei tempi ricorrendo alle solite commissioni tecniche per rimettere in discussione tutto”.
Ricciardello: “Occorre aggiornare l’ipotesi della campata unica”
Ricciardello poi arriva a ciò che bisognerebbe fare secondo lui: “Il progetto c’è, le fonti di finanziamento sono disponibili e immediatamente spendibili, esiste anche un concreto interesse da parte di diversi investitori privati stranieri, ma non solo, occorre solo aggiornare l’ipotesi della campata unica alle più moderne tecniche costruttive sia dal punto di vista dei materiali che della organizzazione delle fasi di lavoro, e i cantieri potranno partire. Ovviamente, si parla non solo del Ponte in sé stesso, ma anche di tutte quelle infrastrutture che coinvolgono Sicilia e Calabria, oltre all’intero Paese, perché questa è una sfida che tutta Italia deve lanciare immediatamente per entrare davvero nella modernità. Non si può attendere all’infinito, perché noi italiani abbiamo le capacità per accettare questo impegno e, soprattutto, siamo stanchi di sentire promesse, posizioni di principio, diktat o pregiudizi legati solo ad avere un immediato vantaggio elettorale stimolando gli istinti peggiori dei cittadini”.
Il dibattito parlamentare
“Le recentissime opinioni espresse a seguito del dibattito parlamentare a corredo della interrogazione posta dall’onorevole Siracusano – conclude Ricciardello, parlando del dibattito che si sta portando avanti a livello nazionale – sono emblematiche di come si continua a trattare questa materia essenziale, lo ripetiamo fino alla noia, per lo sviluppo dell’Italia. Le conclusioni della ex ministra De Micheli, del sindaco di Milano Sala travisano quanto affermato dalla stessa Commissione incaricata di verificare eventuali alternative al ponte ad unica campata, portando avanti ipotesi come quella a più campate che servono solo ad allontanare nel tempo la realizzazione. Vogliamo, anzi pretendiamo che nella prossima tornata elettorale si tratti questo tema in modo serio e, soprattutto, che emergano politici seri ed una classe dirigente capaci di risolvere i problemi, non di creare emergenze ed alimentare paure. Le elezioni sono un momento fondamentale della vita democratica, ma poi occorre confrontarsi e trovare le soluzioni. Noi costruttori messinesi saremo sempre pronti a farlo con tutti, in qualunque momento e in qualsiasi sede”.
Smettetela. Bisogna parlare seriamente e parlando seriamente spesso bisogna stare zitti……
Svincoli giostra….Frana letojanni,,,,,,raddoppio ferroviario……..
Quante centinaia di case verranno distrutte.?Come saranno sconvolti i villaggi di Ganzirri Torre Faro?
Quanti miliardi e decine di migliaia di posti di lavoro pioveranno sulla città? quante infrastrutture essenziali verranno realizzate grazie alle opere compensative e quelle di collegamento con il Ponte?