Ennesima replica di WeBuild, stavolta al ricercatore Giovanni Barreca
“Continua la gara alla diffusione di informazioni false e tendenziose di personaggi che non hanno mai lavorato al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Nel servizio trasmesso il 26 gennaio, ancora una volta Report ha inteso screditare gli studi sul Ponte e le centinaia di professionisti ed istituti tra i più qualificati al mondo che li hanno realizzati, dando voce a politici ad ogni costo contrari alla realizzazione dell’opera e a personaggi che non hanno mai lavorato agli studi sul Ponte, e pertanto non ne conoscono le specificità, né quali siano i risultati delle analisi già condotte”.
WeBuild replica ancora una volta a Report, trasmissione di Rai Tre, che è tornata di nuovo a parlare del progetto del Ponte.
La tesi sulle faglie comunicanti
“Ultimo in ordine di tempo ad essere intervistato è stato il dottor Giovanni Barreca, ricercatore dell’Università di Catania che non ha mai lavorato al progetto del Ponte, il quale sostiene di aver scoperto nel 2021 una faglia in realtà già indagata da oltre 50 anni. Barreca propone quindi un modello della faglia che avrebbe causato il terremoto del 1908, ma lo fa ignorando i preziosi dati sismologici e geodetici utilizzati da chi lo ha preceduto e utilizzando invece solo dati di geologia marina. Arriva quindi a proporre una insolita faglia curvilinea che è stata immediatamente smontata scientificamente da ricercatori che conoscono molto bene l’area dello Stretto di Messina. Formula infine una tesi sulle faglie comunicanti ma omettendo di precisare quale faglia comunicherebbe con quale altra, che è praticamente l’unica cosa che bisognerebbe sapere”.
“Progetto completo e dettagliato”
Secondo WeBuild, “anche le dichiarazioni delle istituzioni vengono strumentalizzate e travisate ad arte, come avvenuto con il ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (Mase), Gilberto Pichetto Fratin, che non ha assolutamente smentito quanto indicato da Eurolink e Webuild in merito al coinvolgimento dell’Ingv. Il ministro, come facilmente si può apprendere dallo stenografico della sua risposta all’interrogazione parlamentare, ha infatti semplicemente evidenziato che il progetto definitivo del ponte, per quanto riguarda la pericolosità e il rischio sismico, è completo e dettagliato e che, di conseguenza, non è stato previsto dal Mase alcun mandato ufficiale all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) per questo specifico tema. Il Dipartimento di Scienze della Terra (DST) dell’Università della Sapienza di Roma su incarico di Eurolink aveva dato mandato all’Ingv solo di rispondere alle richieste VIA83 e VIA84 della commissione Via/Vas, come più volte ricordato in questi giorni.
Il compenso di Ingv
Sostiene Webulild: “Lascia quindi esterrefatti quanto affermato da Report relativamente all’esiguità del compenso riconosciuto all’Ingv in fase di risposta ai quesiti del Mase, pari a 27mila euro complessivi più iva. Sarebbe stato infatti sufficiente leggere l’accordo di collaborazione ed il relativo allegato tecnico mostrati in trasmissione, per verificare che l’incarico all’Ingv non riguardava uno studio geosismotettonico ex novo, ma solo le risposte alle richieste VIA83 e VIA84 della commissione Via/Vas. Lo studio geosismotettonico dell’area delle Stretto era infatti già stato eseguito nel 2010-2011 ed è contenuto del Progetto Definitivo del 2011, approvato”.

Solo interessi economici di quelli che hanno proposto l’opera
.. non sanno più a cosa aggrapparsi.
Non siamo stupidi, vogliamo solamente che le cose vengano fatte bene perché un giorno dobbiamo sapere chi sono i responsabili di tutto ciò, il senno del poi ci ha stufato meglio prevenire.
INGV è l’unico di cui fidarsi e il progetto gli va affidato per le verifiche della fattibilità.
Ma questi super ingegneri della Webuild chi sono, i nomi e cognomi si possono sapere pubblicamente?
Oramai abbiamo super ministri, super ingegneri e a loro tutto e dovuto e dobbiamo obbligatoriamente credergli.
Il signor Ciucci non si è più sentito, Germana il senatore della provincia di Messina dov’è?
I lombardi hanno provato a pascolare con il ponte con Lunardi adesso ci provano con il super ministro Salvini, Messina è città da conquistare … e devastare.
Mi sembra di rivedere il famoso ingegnere Cane in Mai dire Gol della Gialappa’s.
Quando le masse non comprendono che, Report, è un programma che guarda all’audience (per aumentare gli introiti pubblicitari), nonostante sia un programma RAI a cui si paga l’abbonamento, oltre ad essere, da sempre, una rete tv della Sinistra (un tempo chiamata “Tele Kabul”). Inoltre, non vi è mai la possibilità di un contraddittorio in diretta per smascherare le ricostruzioni a senso unico della gogna mediatica. Fa specie che, tanti Italiani, accettino tali bufale facendole proprie senza rendersene conto. Spero in una Italia migliore, soprattutto, a livello intellettivo/culturale.
In ogni caso : che almeno, venga l’Alta Velocità in riva allo Stretto e nella Sicilia. Non sfugge certo a nessuno la grande comodità di poter celermente raggiungere Roma , oppure le altre città della Sicilia, seduti comodamente in treno, con l’aria condizionata e leggendo il giornale preferito, oppure scrivendo sul proprio notebook.
Quando finirà questo continuo rimpallo di dati e opinioni? Perché non affidare la questione a un terzo soggetto assolutamente imparziale che possa dare un parere professionale su tutti gli aspetti,compresi naturalmente quelli importantissimi dell’ impatto ambientale e naturalistico.
per cogito ergo sum, in Sicilia l’alta velocità non ci sarà MAI. i treni potranno andare alla velocità massima di 140 km/h. Il super ministro ha detto “alta capacità”. Ci vuol un buon ingegnere per capire che SE ci sono due binari possono viaggiare più treni. l’unico problema è che nel futuro di Trenitalia non ci saranno treni a lunga percorrenza, tranne due al giorno e che a Roma bisognerà comunque cambiare. Andiamo veloci sul ponte (forse) e poi aspettiamo la coincidenza a Roma. Una bella trovata.per 13,5 miliardi di euro solo per la costruzione. Meditate gente, meditate
Certo argomentare con “tele Kabul” si che denota un certo livello intellettivo/culturale.
Intanto qualcuno giorni addietro ha pubblicato che Messina è una città corrotta e mafiosa,e qui neanche l’ombra.
Mi sembra quasi che la linea editoriale preferisca queste notizie(che a mio avviso sono aria fritta perché il ponte non si farà mai)proprio per distrarre i messinesi.
Ma di cosa stiamo parlando? Non c’è nessuna linea editoriale in tal senso
Cordiali saluti