Condannata coppia diabolica di Santo Stefano che spillò denaro ad un uomo inducendolo al suicidio
Sono stati condannati a 7 anni lui e 8 lei due conviventi di Santo Stefano di Camastra accusati di aver prima estorto denaro ad un uomo, poi vessato fino al suicidio. La vittima, un 49enne dello stesso centro, è stato trovato impiccato nella sua abitazione il 15 febbraio scorso.
Il verdetto è arrivato ieri sera dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, che ha condannato a 7 anni Gabriel Acanticai, 26 anni, e ad 8 anni la convivente Maria Grazia Di Marco (24).
I due, arrestati dai carabinieri a febbraio dello scorso anno, sapevano che la vittima era benestante, fragile emotivamente e aveva una dipendenza sentimentale per la sorella di Acanticai, lei invece ignara ed estranea al crimine. Così gli avevano fatto credere che la donna amata fosse stata rapita, si trovasse segregata e fosse sfruttata da un uomo che pretendeva continui pagamenti per non farle del male. Per “riscattare” la libertà della donna, il 49enne aveva versato in poco meno di un anno oltre 150mila euro, tramite ricariche di diverse carte Postepay o in contanti.
Ad un certo punto la vittima ha provato a ribellarsi alle continue richieste della Di Marco, minacciando di denunciarla. Poi però è arrivato il tracollo psicologico: gravato dal peso di avere rovinato sé stesso e la sua famiglia, il 49enne si è tolto la vita.
Oggi la “coppia diabolica” è stata condannata alla fine del processo abbreviato. Due parenti del ragazzo, Dimitru e Cosimu Petru, hanno invece optato per il rito ordinario e sono stati rinviati a giudizio. Affronteranno il processo a partire dalla prossima primavera.