Il sindaco risponde alla Uil. Per il sindacato, la partenza dei lavori il 25 maggio potrebbe essere solo "uno slogan"
MESSINA – Porto di Tremestieri: dalla Uil “profonda preoccupazione per le parole del sindaco Basile. Se il 25 maggio non riprenderanno i lavori, l’unica via sarà il commissariamento dell’opera”. Sottolinea il sindacato: “Abbiamo preso atto con profonda preoccupazione delle dichiarazioni del sindaco espresse a seguito dell’incontro avuto con i vertici dell’azienda Bruno Teodoro spa, impresa che ha rilevato l’appalto dalla Nuova Coedmar. In tal senso, queste parole certificano l’impotenza dell’amministrazione comunale, nella qualità di stazione appaltante, rispetto alla reale ripresa dei lavori del Porto di Tremestieri. Pertanto, temiamo che il prossimo 25 maggio, indicato come data di ripartenza dei lavori, rischi di essere l’ennesimo slogan privo di fondamenta”.
“Senza un intervento del Comune, il porto di Tremestieri sarebbe all’anno zero”
Da parte sua, così replica Federico Basile: “Noi abbiamo indicato delle date in relazione all’interlocuzione che abbiamo avuto. Si parla di commissariamento da quando sono diventato sindaco, nel 2022. Al di là della cabina interministeriale e dell’eventuale commissariamento, l’opera va completata. Noi stiamo facendo il necessario. Siamo stati noi a chiamare l’impresa Bruno Teodoro per avere un cronoprogramma. Siamo stati noi, amministrazione comunale, a sollecitare la formalizzazione delle coperture finanziarie, che non spettano al Comune. Il commissario non è la panacea. Può essere utile ma è una scelta governativa. Non credo che il commissario risolva un problema che esiste dal 2009 e che, in questo anno, abbiamo affrontato in maniera precisa e puntuale. Senza un intervento deciso del Comune, sicuramente saremmo dovuti ripartire da zero. Quindi anche la cessione del ramo aziendale rientra in una strategia. I tempi purtroppo non sono quelli che vorremmo perché non li dettiamo noi. Il progetto è ancora quasi al vento per cento”.
Mettono in evidenza Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica, e Nino Di Mento, segretario generale Uil Trasporti Messina: “Nonostante gli impegni e le tante chiacchiere nel corso degli anni, la realtà dei fatti ci dice che le concrete prospettive di ripresa dei lavori del porto di Tremestieri sono, allo stato, meri annunci e buoni propositi. Come affermato dal sindaco Basile, nei fatti, mancherebbero fondamentali adempimenti amministrativi che confermino le risorse destinate all’importante infrastruttura. È opportuno ricordare che l’importo originario dell’appalto era pari a circa 72 milioni di euro, mentre oggi le somme necessarie sono lievitate a oltre 113 milioni di euro. Secondo le dichiarazioni del sindaco, si è in attesa della conferma delle coperture finanziarie da parte del ministero delle infrastrutture, dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto e della Regione siciliana per un importo totale di circa 41 milioni di euro”.
“Se i lavori non ripartono il 25 maggio, si proceda con il commissariamento”
Continuano gli esponenti della Uil: “Ribadiamo la nostra posizione reiteratamente espressa nel corso del tempo: se il cantiere del porto di Tremestieri non dovesse ripartire nella fatidica data del 25 maggio, rilanciamo l’idea di procedere immediatamente al commissariamento dell’opera da parte del governo nazionale. È questa, a nostro avviso, l’unica via percorribile per evitare l’ennesimo stillicidio di date, annunci, passi falsi e, ovviamente, di sperpero di denaro pubblico, in quanto è del tutto ovvio che il trascorrere del tempo provocherà inevitabilmente un ulteriore aumento dei costi. E’ venuto il momento della verità: tutte le istituzioni si devono assumere la responsabilità e dare risposte precise alla città, alla collettività e al grande bisogno di lavoro e occupazione”,