Dopo due anni di fermo, finalmente riprendono le attività. Ma non tutte le aree sono state consegnate
MESSINA – Lavori consegnati. Riprendono dopo due anni, finalmente, le attività al porto di Tremestieri.
Lo scorso 30 gennaio era stata definita la cessione del ramo d’azienda dalla veneziana “Coedmar” alla messinese “Bruno Teodoro”. Sono serviti altri quattro mesi per perfezionare l’iter, oggi finalmente la conclusione con la firma da parte del sindaco Federico Basile, del vice Salvatore Mondello, e del direttore tecnico dell’impresa, Giuseppe Buzzanca.
I lavori erano stati consegnati una prima volta a novembre 2018 e sarebbero dovuti durare due anni e quattro mesi, quindi concludersi a marzo 2021. Si sono fermati a maggio 2022, invece, a una percentuale di realizzazione del 26%.
“Consegna parziale”
Ora, per terminarli, sono previsti due anni. “Ma non scattano oggi – spiega l’ingegnere Buzzanca – perché è un riavvio parziale dei lavori, visto che le aree sono attualmente impegnate per altre attività. Nel giro di un mese e mezzo si partirà ufficialmente”.
Poi prosegue: “La prima lavorazione che si vedrà sarà a sud, il completamento del muro paraonde. Nelle prossime settimane ci saranno in cantiere le varie maestranze, non appena saranno svolte le attività preliminari. Gli operai entreranno in progressione, in funzione delle varie opere, inizialmente saranno venti. Sono tutte fasi che vanno incardinate con una serie di attività per il riavvio dei lavori”.
Servirà, quindi, una totale inversione di tendenza rispetto al passato e a fine 2026 il nuovo porto potrebbe essere pronto per accogliere tutto il traffico dello Stretto, sia leggero sia pesante, liberando il centro città da decenni di schiavitù di attraversamento.
Basile: “Speriamo di finire entro tre anni”
Il sindaco Federico Basile è più prudente: “Un’opera strategica pensata forse troppi anni fa per togliere il problema del traffico gommato in città e che purtroppo ha subito una serie di ritardi. Oggi è un giorno importante rispetto al fatto che ripartono i lavori. Ci sono volute azioni con i vari enti per reperire i fondi, ricordiamo che il Comune è stazione appaltante senza portafoglio. Mi auguro che entro fine mandato (cioè entro i prossimi tre anni, n.d.r.) i lavori saranno completati”.